
(AGENPARL) – Thu 24 July 2025 24 LUGLIO 2025
LA MOBILITÀ SOSTIENE I CONSUMI DI GIUGNO (+0,4%)
GUIDATA DA BENZINA (+9%) AI MASSIMI DAL 2011 E JET FUEL (+2,9%)
RECUPERANO I CONSUMI DELLA RAFFINAZIONE (+28%)
CONFERMATA LA DISCESA DEI CONSUMI INDUSTRIALI (-27%)
PREZZI DEI CARBURANTI IN LIEVE RIALZO, MA MENO DEI MERCATI INTERNAZIONALI
A giugno tornano a crescere le vendite al mercato di prodotti petroliferi, che mostrano
un progresso dello 0,4% (+16.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese dello scorso
anno, grazie all’andamento positivo di tutti i prodotti per la mobilità, ad eccezione
dell’olio combustibile per il bunker marina. Ad influire è stato in parte il lungo weekend
del 2 giugno – caduto di lunedì a differenza dello scorso anno che venne di domenica –
e il clima caldo e poco piovoso che hanno favorito gli spostamenti.
In questo contesto, la benzina si conferma sempre più protagonista con un progresso
di quasi il 9% (+63.000 tonnellate) e volumi ai massimi dal 2011, ben superiori a quelli
del periodo pre-Covid (+17,5%). Una conferma della tendenza al rafforzamento di
questo prodotto vista la continua crescita delle immatricolazioni di auto ibride a
benzina, prima scelta dei consumatori con una quota intorno al 45%.
Torna positivo anche il gasolio motori che mostra un progresso dell’1% (+19.000
tonnellate) grazie al buon andamento del canale rete (+2,8%, il miglior dato del 2025),
a fronte di un calo dell’1,7% del canale extra-rete.
Conferma anche per il jet fuel che aumenta del 2,9% (+14.000 tonnellate) continuando
a rimanere su livelli ben oltre quelli pre-Covid (+6%).
Tornano a crescere il gpl autotrazione (+0,8%) e i lubrificanti (+4,9%), sia quelli
impiegati nell’industria (+5,8%) che nei motori (+4,2%).
Quinto mese negativo consecutivo per il bunker marina (-12%) soprattutto per la
decisa frenata dell’olio combustibile (-24%, -46.000 tonnellate) per effetto, a decorrere
dal 1° maggio 2025, del passaggio del Mar Mediterraneo ad area SECA (Sulphur
Emission Control Area) che prevede l’obbligo di utilizzare combustibili con un
contenuto di zolfo non superiore allo 0,1%, compensata solo in parte dal progresso del
bunker gasolio (+23%, +15.000 tonnellate).
Nuova frenata, la terza consecutiva, anche per i bitumi (-2,4%) nonostante un clima
poco piovoso.
Per quanto riguarda i consumi petroliferi totali, che comprendono anche le attività
industriali, va rilevato un progresso del 2% (+95.000 tonnellate) imputabile in larga
parte alla ripresa delle attività di raffinazione (+28%) considerata la decisa flessione
della petrolchimica (-27,3%).
Ufficio Comunicazione e stampa
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Quanto alla dinamica dei prezzi al consumo, in media la benzina a giugno è stata pari
a 1,705 euro/litro, mentre il gasolio a 1,606, entrambi superiori di appena 1 centesimo
rispetto a maggio. Un aumento ben inferiore di quelli registrati sui mercati
internazionali spinti in alto da tutte le vicende belliche che hanno caratterizzato il mese
di giugno. Rispetto allo stesso mese di un anno fa la benzina presenta prezzi inferiori di
circa 15 centesimi euro/litro, mentre il gasolio di 10. A livello di prezzo industriale (al
netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio si confermano inferiori di oltre 2
centesimi euro/litro rispetto alla media dell’area euro.
Relativamente al primo semestre del 2025, che sconta tre giorni lavorativi in meno
rispetto allo stesso periodo del 2024, le vendite al mercato sono state pari a circa 25
milioni di tonnellate, pari ad un calo dell’1,4% (-351.000 tonnellate) rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno. In particolare, si rafforzano i consumi totali di benzina, che
superano i 4,2 milioni di tonnellate (+3,8%, +154.000 tonnellate), e quelli del jet fuel
(+3,9%, +89.000 tonnellate), che insieme hanno quasi compensato il calo del gasolio
motori (-2,4%, -272.000 tonnellate).
Sostanzialmente stabili i lubrificanti (-0,7%) e il gpl (+0,5%), ma con il canale
autotrazione diminuito del 2,1%.
Quanto ai consumi petroliferi totali, la flessione nel semestre è stata del 2,3% rispetto
allo stesso periodo 2024, soprattutto per la riduzione dei consumi di olio combustibile
per il bunker marina (-25%) e dei consumi delle raffinerie (-4,9%) dovuti alle fermate
programmate nella prima parte dell’anno.
Ufficio Comunicazione e stampa
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