
(AGENPARL) – Thu 17 July 2025 Interrogazione di Ricci (Avs), la presidente Proietti risponde: “la
delibera della precedente Giunta regionale indicava in astratto i numeri di
posti letto ma non contemplava alcuna procedura di realizzazione di strutture
sanitarie, perciò è tutt’altro che scontato che i posti letto
accreditabili con il precedente atto di giunta possano essere attribuibili a
questa o quell’altra struttura privata”
(Acs) Perugia, 17 luglio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata relativa alla
“Apertura a Terni di una clinica ospedaliera privata convenzionata
collegata al progetto di nuovo stadio a valere sulla delibera di Giunta
Regionale dell’Umbria n.1399/2023”, presentata dal consigliere regionale
Fabrizio Ricci (Avs).
Illustrando l’atto ispettivo, Ricci ha spiegato che l’interrogazione
chiede di sapere “quali siano gli intendimenti della Giunta regionale in
merito alla suddetta riserva di posti letto ospedalieri privati nella
provincia di Terni e come intenda dare corso ad un possibile rientro di tale
previsione nella disponibilità del sistema sanitario pubblico, per il
fabbisogno del territorio umbro. Nel nostro programma elettorale si contesta
esplicitamente la delibera 1418/2022, atto assunto dalla Giunta precedente e
da considerare propedeutico alla successiva delibera 1399/2023, perché essa
riserva ‘ottanta nuovi posti letto in convenzione a privati accreditati e
accreditabili, sottraendoli di fatto alle strutture pubbliche, in forza di un
non meglio definito riequilibrio territoriale degli stessi posti letto su
base provinciale, senza alcuna riduzione del numero degli attuali
convenzionamenti con i privati nella provincia di Perugia’. Una scelta
politica che, come si evidenzia ancora nel programma elettorale, è stata
fatta deliberatamente e pregiudizialmente senza un reale analisi dei
fabbisogni. L’ipotetico convenzionamento di quella che sarebbe potenzialmente
la più grande struttura sanitaria privata mai progettata in Umbria farebbe
lievitare l’importo già destinato alla sanità ospedaliera privata di
circa 1/3 rispetto all’attuale, una somma aggiuntiva che verrebbe sottratta
al Fondo Sanitario regionale per il fabbisogno delle strutture pubbliche.
Ciò avverrebbe dopo che è stato accertato che da quattro anni le risorse
della sanità pubblica non sono sufficienti per sostenere l’attuale assetto
dei servizi e che annualmente si è determinato un deficit via via crescente,
tanto da indurre a varare una manovra dolorosa ma inevitabile ai fini del
risanamento finanziario della sanità pubblica regionale. Alla luce di quanto
sancito dalla delibera 1399/2023, le modalità di calcolo del fabbisogno di
posti letto comportano un importante spostamento delle disponibilità di
posti letto dai presidi ospedalieri pubblici a quello privato”.
La presidente Proietti ha risposto che “con la delibera 1399/2023 della
precedente giunta regionale è stato disposto un primo allineamento alla
pianificazione prevista fin dal 2016, con la previsione di 80 posti letto per
operatori privati nella Provincia di Terni. A questi dovevano aggiungersi
altri 42 posti letto privati non convenzionati. La delibera si limitava ad
indicare in astratto i numeri di posti letto ma non contemplava alcuna
procedura di realizzazione di strutture sanitarie, perciò è tutt’altro
che scontato che i posti letto accreditabili con il precedente atto di giunta
possano essere attribuibili a questa o quell’altra struttura privata.
Inoltre la scelta operata è stata effettuata senza una riduzione del numero
degli attuali convenzionamenti con i privati della provincia di Perugia e
questo rischia di determinare uno spostamento di risorse dalla sanità
pubblica a quella privata. Per questo abbiamo dato prontamente avvio ai
lavori di redazione del nuovo piano sociosanitario 2025-2030, che implicherà
innanzitutto una mappatura e una revisione dell’organizzazione della rete
ospedaliera e delle strutture in convenzione. Nella fase attuale è in corso
la determinazione del numero dei posti letto per la riorganizzazione della
rete ospedaliera da integrare con la rete territoriale dei servizi. Dopo si
saprà quanti posti letto privati saranno da accreditare e convenzionare con
costi a carico del Servizio sanitario regionale, in un’ottica di equità e
a partire dal fabbisogno dei territori. La priorità di questa
amministrazione sarà la tutela del diritto alla salute, in piena attuazione
dell’articolo 32 della Costituzione. Riconosciamo alla sanità privata un
ruolo importante che dovrà comunque essere sempre sussidiario e
complementare, non certo concorrenziale rispetto a quello pubblico”.
Nella replica, il consigliere Ricci si è detto “soddisfatto” della
risposta della Presidente, “che ha ribadito con chiarezza – ha detto –
la centralità del nostro sistema sanitario pubblico e la missione che la
sanità privata deve avere nel sistema: non concorrenziale ma a sostegno e
supporto del pubblico, sotto una governance chiaramente pubblica. Apprezziamo
la volontà della Presidente di giungere a una definizione seria e calibrata
dei reali fabbisogni territoriali, quindi che gli 80 posti letto nella
delibera citata restino nella disponibilità delle strutture pubbliche senza
nessun travaso verso il privato”. PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80530