
Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha duramente criticato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, accusandola di essere responsabile dell’aumento delle tariffe doganali statunitensi sui prodotti europei. Secondo Szijjarto, la Commissione ha fallito nel negoziare un accordo favorevole con Washington, danneggiando l’economia e le imprese del continente.
“Von der Leyen e Bruxelles non sono riusciti a evitare l’introduzione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti. La loro incompetenza danneggia ancora una volta l’Europa”, ha scritto il ministro ungherese su Facebook.
Il riferimento è alla decisione dell’ex presidente Donald Trump, che ha annunciato l’introduzione di dazi del 30% sui beni europei a partire dal 1° agosto 2025. Trump ha chiarito che tali dazi potrebbero essere evitati solo se le aziende europee trasferiranno la produzione negli Stati Uniti.
“Serve un cambio di leadership a Bruxelles”
Szijjarto ha ricordato che l’Ungheria aveva proposto di ridurre i dazi sui beni americani, per favorire un accordo di compromesso con l’amministrazione Trump, ma la Commissione UE ha ignorato l’iniziativa. “Ora gli europei si ritrovano a pagare il prezzo di questa scelta errata”, ha aggiunto, chiedendo una nuova leadership a Bruxelles.
“È tempo di cambiamenti. Bruxelles ha bisogno di patrioti, non di burocrati incompetenti”, ha dichiarato, facendo riferimento al gruppo conservatore Patrioti per l’Europa, che mira a rafforzare la propria presenza nel Parlamento europeo.
Trump: “Produrre negli USA o pagare i dazi”
Il leader repubblicano ha pubblicato una lettera indirizzata alla Commissione europea in cui afferma che l’aumento tariffario sarà “pari solo al 30%” ma aggiuntivo rispetto a qualsiasi ritorsione europea.
“Se l’UE alzerà i dazi in risposta, gli USA faranno lo stesso. Il messaggio è chiaro: o producete da noi, o pagate”, ha avvertito Trump sulla piattaforma Truth Social.
Secondo la Casa Bianca, i nuovi dazi fanno parte di un piano di riequilibrio commerciale globale, già avviato ad aprile con una tariffa universale del 10%. I dazi personalizzati, come quelli contro l’UE, sono stati notificati singolarmente ai Paesi interessati.