
(AGENPARL) – Sat 12 July 2025 “L’Europa riparta dalle Regioni: senza uniformare ma valorizzando montagna”
Un impegno a tutto campo, da Bruxelles a Roma. «Un’Europa che non riconosce il valore delle sue Regioni, delle sue montagne e delle sue aree interne, rischia di smarrire la propria anima». Il presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol, Roberto Paccher, lo ha detto in Campidoglio, nel corso del convegno dedicato ai 70 anni dei Trattati di Roma promosso dal Comitato europeo delle Regioni. Un intervento che segue di pochi giorni quello tenuto a Bruxelles, a conferma di un impegno a tutto campo dell’uomo politico trentino per portare la voce delle autonomie alpine nel cuore dell’Europa.
«Il nostro è un territorio che ha saputo costruire pace e sviluppo valorizzando le differenze. L’Autonomia speciale non è un privilegio, ma una responsabilità: uno strumento che consente di governare con equilibrio, coesione e rispetto delle identità», sottolinea Paccher. «Ed è proprio dalla montagna che può arrivare un nuovo modello europeo, dove le specificità non siano ostacoli ma risorse per tutti».
Nel settantesimo anniversario dei Trattati il Consiglio regionale rilancia dunque una visione di Europa che parta dalle sue radici: Regioni, Parlamenti locali, comunità linguistiche, aree di confine. «Non si costruisce integrazione con l’accentramento, ma con il coraggio di ascoltare chi vive i territori ogni giorno», afferma Paccher. «Il Trentino-Alto Adige/Südtirol è un laboratorio di convivenza, innovazione e responsabilità. Il nostro impegno per la montagna — anche attraverso proposte concrete sulla mobilità e l’accessibilità dei territori — va in questa direzione: rendere protagonisti i luoghi che troppo spesso vengono considerati periferici».
L’Europa delle Regioni, secondo il presidente del consesso autonomistico regionale, è la strada maestra per affrontare il futuro: «Serve un’Unione che riconosca la forza delle diversità, che sia davvero la somma dei suoi popoli. Un’Europa che non impone, ma partecipa. Che non uniforma, ma valorizza. È su questa strada che continueremo a lavorare, portando la voce del nostro territorio dove si decidono le politiche del domani».