
(AGENPARL) – Thu 10 July 2025 Ucraina, Barbera (Prc): “Il banchetto degli avvoltoi è servito”
“Mentre i bombardamenti continuano e il popolo ucraino continua a morire, a
Roma va in scena una grottesca messinscena dal sapore colonialista: la
“Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina”. Un evento che più che un
convegno sulla pace e la solidarietà, somiglia a un’asta pubblica per
accaparrarsi ciò che resta di un Paese distrutto dalla guerra — e dai
calcoli cinici dei governi occidentali. Multinazionali, banchieri,
affaristi e ministri si alternano al microfono per discutere —
rigorosamente senza arrossire — di investimenti, zone economiche speciali,
riforme “strutturali” (leggasi: svendita dei beni pubblici), e “opportunità
di sviluppo” (leggasi: saccheggio coloniale mascherato da ricostruzione).
La guerra? Un fastidioso rumore di sottofondo. La pace? Un dettaglio
secondario, da lasciare alla diplomazia dei droni.
Il popolo ucraino è usato due volte: prima come carne da cannone per una
guerra che non si vuole far finire, poi come pretesto umanitario per
giustificare l’ennesima ondata di privatizzazioni, speculazioni e profitti
per pochi. Le responsabilità occidentali in questa tragedia sono enormi:
dal sabotaggio sistematico di ogni spiraglio di pace, alla complicità nel
trasformare l’Ucraina in un protettorato FMI-NATO, passando per la retorica
bellicista che ogni giorno alimenta il fuoco del conflitto. Ma ora, con il
cinismo tipico delle potenze imperialiste, si fingono soccorritori, mentre
preparano il terreno per un’“Ucraina 2.0”: deregolamentata, impoverita, e
completamente in mano agli interessi stranieri.
Denunciamo questa farsa indecente. Non si ricostruisce nulla sulla guerra.
Non si parla di ricostruzione senza pace, autodeterminazione e giustizia
sociale. Quella che si sta mettendo in scena a Roma è solo l’ennesima
pagina vergognosa di un’Europa che ha abbandonato ogni dignità pacifista
per trasformarsi in complice della guerra permanente e degli affari che
essa genera”.
Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di
Rifondazione Comunista.