
(AGENPARL) – Mon 07 July 2025 GUARDIA DI FINANZA
Comando Provinciale Roma
COMUNICATO STAMPA
07/07/2025
GdiF ROMA: ASSOCIAZIONE FINALIZZATA AL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI
NEL QUADRANTE SUD-EST DELLA CAPITALE. 9 SOGGETTI ARRESTATI
Su delega della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, Finanzieri del Comando
Provinciale di Roma stanno eseguendo un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere
nei confronti di 9 persone, per l’ipotesi di reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze
stupefacenti.
Il provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, costituisce l’epilogo delle indagini coordinate
dalla D.D.A. ed eseguite dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, nel
cui ambito sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un sodalizio organizzato e promosso da
2 soggetti italiani, operanti principalmente nei quartieri Giardinetti, Torre Spaccata e Quarticciolo della Capitale,
e dedito al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish), poi rivendute all’ingrosso a vari trafficanti che le
distribuivano su “piazze di spaccio” del quadrante Sud-Est della Capitale.
Le indagini hanno fatto luce sulla realtà associativa, che poteva contare su un flusso pressoché costante di
stupefacenti, grazie a canali di approvvigionamento stanziati sia in Nord Europa sia in Calabria, ove il sodalizio
criminale vantava contatti diretti con soggetti legati a una cosca di ‘ndrangheta.
La ripartizione di ruoli e funzioni fra gli indagati si accompagnava a ulteriori aspetti tipici delle realtà
delinquenziali più strutturate, quali la tenuta di una contabilità dei proventi illeciti e delle partite di droga, la
gestione di una “cassa comune” per far fronte alle spese di funzionamento, la disponibilità di un appartato
logistico comprendente locali di deposito, vetture munite di doppifondi per il trasporto della droga e dispositivi
telefonici in grado di assicurare comunicazioni riservate fra gli indagati.
Proprio l’utilizzo di piattaforme di messaggistica criptata assicurava, tra l’altro, l’immediatezza nella definizione
delle contrattazioni, fornendo agli indagati la possibilità di interagire e stringere rapporti “d’affari” all’interno di
vasti network internazionali, nei quali la domanda e l’offerta di stupefacente si incontrano senza passaggi
intermedi che ne facciano lievitare il prezzo, garantendo così un vantaggio competitivo nelle successive fasi di
commercializzazione della sostanza.
Nel corso delle indagini i finanzieri hanno documentato numerosi episodi di narcotraffico per circa 90 kg di
cocaina e 40 kg di hashish.
È doveroso sottolineare che le misure cautelari sono state disposte nell’ambito della fase delle indagini
preliminari e, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione
di non colpevolezza degli indagati.
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