
(AGENPARL) – Sat 05 July 2025 Forlì, Zanella (AVS): non c’è più tempo, salvare i beni archivistici e
librari danneggiati dall’alluvione, Giuli si muova !
Roma, 5 LUG. “Non c’è più tempo, Giuli si muova: con una nuova
interrogazione torno a sollecitare con forza l’intervento immediato del
Ministro della Cultura affinché affronti la drammatica situazione
dell’archivio comunale di Forlì e degli altri siti culturali colpiti
dall’alluvione del maggio 2023”.
Ad affermarlo è Luana Zanella, Capogruppo AVS alla Camera dei Deputati, che
prosegue:
“La violenta alluvione causò danni incalcolabili in Romagna: oltre alle
vittime e alla devastazione di abitazioni e posti di lavoro, sono stati
gravemente compromessi anche numerosi archivi e biblioteche. In totale, 32
siti culturali sono stati sommersi dal fango, con gravi ripercussioni sui
beni archivistici e librari.
Tra i luoghi più colpiti ci sono l’archivio comunale di Forlì e l’antica
biblioteca del seminario vescovile, che custodivano migliaia di metri
lineari di documenti storici, incunaboli, cinquecentine e volumi di
inestimabile valore. Molti di questi materiali sono purtroppo andati
irrimediabilmente perduti.
Nonostante una straordinaria azione di salvataggio, portata avanti da
funzionari del Ministero, volontari, carabinieri del nucleo speciale,
vigili del fuoco e protezione civile, che ha permesso il recupero di oltre
50.000 volumi, a oggi non risultano stanziamenti adeguati né progetti
concreti per il recupero e la tutela dei beni danneggiati.
Il segretariato regionale del Ministero aveva avviato iniziative
importanti, tra cui la creazione di un deposito-laboratorio di restauro a
Cesena, ma queste misure sono state interrotte o cancellate nell’ambito
della recente ristrutturazione ministeriale. Alla luce della gravità della
situazione chiedo al Ministro: di garantire finanziamenti adeguati e
tempestivi per il recupero, restauro e conservazione dei beni colpiti, di
riattivare e potenziare strutture e laboratori dedicati alla tutela dei
materiali archivistici e librari, di assicurare la disponibilità dei locali
refrigerati dove oggi sono conservati i volumi salvati, impedendo che siano
liberati per esigenze produttive di soggetti privati senza soluzioni
alternative. La salvaguardia del nostro patrimonio culturale è un dovere
imprescindibile dello Stato, a tutela della memoria storica e identitaria
del territorio” conclude Zanella.
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE