
(AGENPARL) – Tue 24 June 2025 74a. 2025
Verona, 24 giugno 2025
Comunicato stampa
La rivoluzione ucraina e la democrazia in discussione
Marci Shore a Verona per il convegno internazionale del Centro Arendt
Dal 25 al 27 giugno al Polo Zanotto si riflette sul pensiero di Hannah Arendt
e sul potere dei movimenti civili, con la storica statunitense autrice del libro
“La notte ucraina” appena uscito in Italia
Mercoledì 25 giugno alle 10.30 nel chiostro di San Francesco
punto stampa per le interviste con Marci Shore e Olivia Guaraldo
Dal 25 al 27 giugno l’Università di Verona ospiterà il convegno internazionale “Arendtian Counciliarism: Visions and Care for Democracy”, organizzato dal Centro Arendt. Un appuntamento di primo piano nel panorama culturale e politico europeo, che intende interrogare la democrazia contemporanea attraverso il pensiero di Hannah Arendt e le sue intuizioni sul “consiliarismo”, ovvero il potenziale trasformativo e partecipativo dei consigli cittadini.
Tra gli ospiti più attesi, spicca la presenza della storica Marci Shore, docente alla Munk School of Global Affairs & Public Policy dell’Università di Toronto, già professoressa a Yale, che ha lasciato nel marzo 2025 in polemica con le politiche restrittive dell’amministrazione Trump. La sua partecipazione al convegno non è solo accademica. Testimone e interprete di una delle rivoluzioni civili più significative del 21esimo secolo, Shore porterà al pubblico veronese la memoria e il significato umano della rivolta di Euromaidan.
Per l’occasione, esce in italiano il suo libro La notte ucraina. Storie da una rivoluzione (Castelvecchi, 2025), con la traduzione e introduzione di Olivia Guaraldo, direttrice scientifica del Centro Arendt. L’opera ricostruisce, con grande sensibilità storica e narrativa, le vicende del movimento di Euromaidan, nato a Kyiv nel novembre 2013 come risposta spontanea alla decisione del presidente Viktor Janukovyč di non firmare l’accordo di associazione con l’Unione Europea. Attraverso testimonianze dirette di attivisti, cittadini e soldati, Shore racconta la rivoluzione dal punto di vista umano, come un’esperienza collettiva in cui si è sospeso il tempo, dissolta la paura, e in cui ha preso forma una nuova forma di “felicità pubblica” – un concetto profondamente arendtiano. “Il Maidan – scrive Shore – è stato il miracolo inatteso di una rivoluzione che ha riscritto il presente, ben oltre la semplice caduta di un regime corrotto. Ha aperto le porte a una resistenza democratica che oggi, nell’Europa assediata dalla guerra, acquista un valore esistenziale”.
Il convegno del Centro Arendt si propone di esplorare, a partire dalle categorie arendtiane di “spazio pubblico”, “cura della democrazia” e “potere consiliare”, le sfide poste oggi alla partecipazione democratica: dalle guerre alla crisi climatica, dalle disuguaglianze globali all’erosione dello Stato di diritto. “Per commemorare il 50esimo anniversario della morte di Hannah Arendt – spiega Guaraldo – questa conferenza mira a esplorare un tema in gran parte trascurato nel pensiero politico di Arendt: la proposta di un sistema del consiglio federale. La sua visione è principalmente esaminata in On Revolution, dove il famoso confronto di Arendt tra le rivoluzioni americana e francese culmina in una celebrazione della rara apparizione storica di tale sistema, riflettendo la sua “simpatia romantica” per esso, rendendo anche chiara l’e ort che fa per immaginare nuove istituzioni locali, partecipative e radicalmente democratiche”.
Programma completo: Sito Centro Arendt – Convegno Counciliarism.
Area Comunicazione e Public engagement