
(AGENPARL) – Tue 24 June 2025 Spese militari, Barbera (Prc): “Meloni arma il Paese e smantella il
welfare. 115 miliardi contro i diritti sociali”
“Mentre milioni di persone fanno fatica a curarsi, a mandare i figli a
scuola, a pagare l’affitto o a trovare un lavoro stabile, Giorgia Meloni
rilancia la retorica bellicista: “Se vuoi la pace, prepara la guerra”. E lo
fa sul serio. Il suo governo vuole portare la spesa militare al 3,5% del
PIL e quella per la cosiddetta “sicurezza” all’1,5%: oltre 115 miliardi di euro
all’anno per armi, forze armate, polizia e altro. Una cifra gigantesca che
pagheremo con nuovi tagli alla sanità pubblica, alla scuola, ai trasporti,
alle politiche per la casa e per il lavoro. Altro che pace: Meloni sta
preparando un’economia di guerra permanente, al servizio della NATO e
dell’industria bellica. Spaccia il riarmo per “difesa” e la
militarizzazione per “prevenzione dei conflitti”, mentre distrugge lo stato
sociale e aumenta la repressione interna. È una scelta ideologica,
antisociale e classista: garantire profitti a chi produce armi, e
manganelli per chi protesta. È un attacco diretto a chi lavora, studia, si
ammala, vive in povertà. Noi diciamo no a questa deriva autoritaria e
militarista. Non ci faremo trascinare in nuove guerre, non accetteremo che
la crisi sociale venga affrontata con il bastone e l’elmetto.Ogni euro per
le armi è un furto alla vita, un’offesa alla dignità. Vogliamo ospedali,
scuole, case e diritti. Non missili, repressione e caserme”.
Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione
Comunista.