
(AGENPARL) – Sun 22 June 2025 https://www.aduc.it/editoriale/turista+viaggiatore+momento+scelte_39398.php
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Turista o viaggiatore. E’ il momento delle scelte
L’Europa, e con essa l’Italia, si prepara ad essere colpita da un’impennata record di turismo (1). Superati tutti i problemi del covid, il ritorno e il superamento della mobilità turistica pre-contagio sono già nelle previsioni.. E non basteranno le innocue, pur se in crescita, contestazioni di alcuni residenti (“Tourist go home”) a far cambiare idea a milioni di persone che – guerre o non guerre, freddo o caldo, pochi soldi o tanti soldi – saranno al via per le code in autostrada quanto agli aeroporti e porti. Sofferenze prese in considerazione come l’aria che si respira, adusi ad affrontarle e metabolizzare ché altrimenti non c’è quella che si considera vita.
Intorno fior fiore di promozioni, anche politiche, di stimolo e sovvenzioni, sponsor di ogni tipo perché i risparmi messi a buon frutto siano ottimizzati. Certo, poi ci si rimarrà male (ma vuoi mettere i racconti quando torni) per un panino a 12 euro e una pizza a 20, per un’auto a nolo a quasi 1000 euro la settimana, per un volo che costa il quadruplo e sei contento perché hai trovato posto, per le quattro ore d’attesa per visitare il Louvre o la cappella Sistina o il David di Michelangelo o la Sagrada Familia, le ressa nei vicoli veneziani e napoletani. E poi i ritardi dei treni (anche se per questi ci si è già preparati durante l’anno), gli ombrelloni nei lidi a forzata conoscenza dei vicini.
Insomma il turismo cosiddetto di massa, in cui ci mettiamo anche quelli che vanno in crociera e visitano le città dei porti a mo’ di flashman.
Eppure, non s‘era detto che questo turismo era tipico di una società che non esiste più, con le fabbriche che chiudevano tutte insieme, come le scuole e gli uffici? S’era detto. Ma siamo stati travolti da quello che ci viene offerto. E chi offre, politici che disciplinano e fanno le leggi, al pari dei pochi che gestiscono il turismo e degli altrettanti pochi che vengono sfruttati e sottopagati per le loro prestazioni… chi offre guadagna fregandosene del resto e, se arriva maltempo o crisi di presenze, c’è sempre il politico che li fa sovvenzionare coi nostri soldi.
Siamo arrivati a questa situazione per colpa di noi consumatori che non ci siamo mai tirati indietro dal consumare anche l’impossibile “ma era la mia vacanza”. E per colpa dei politici che hanno accontentato i loro fan, sempre meno, visti i pochi che danno loro in consenso, politici che però continuano ad avere il potere e decidere per tutti.
Che si fa? Prima di tutto: ALT, fermiamoci! Siamo sicuri che dobbiamo continuare ad alimentare questa massa? Possibile che abbiamo così basso rispetto di noi stessi, del tempo, dei sogni, delle speranze per metterci in fila in auto per cinque ore per fare cento chilometri sotto il sole che rimbalza sull’asfalto e che ci inquina anche il cervello?
Una volta che siamo riusciti a fermarci, parliamo coi nostri cari, confrontiamoci, cerchiamo benesseri veri. Quali? Ah, saperlo. E’ il momento delle scelte, se essere un viaggiatore o un turista. Siamo noi che dobbiamo farlo, facendo molta attenzione che spesso anche le scelte da viaggiatore possono essere indotte come quelle da turista, e farci tornare dal punto in cui eravamo partiti… il mercato è pieno anche di questo. Siamo noi che dobbiamo usare il mercato, non farci usare dal mercato.
1 – https://www.aduc.it/articolo/europa+si+appresta+essere+colpita+impennata+record_39397.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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