
(AGENPARL) – Fri 20 June 2025 Scomparsa del medico Elio Pagni, il ricordo della Regione Toscana
Giani: “Un pioniere nel settore dei trapianti e della donazione degli
organi”. Bezzini e la direzione welfare e sanità: “La forza della
comunicazione e del lavorare in squadra”
Scritto da Redazione, venerdì 20 giugno 2025 alle 15:37
È con profonda commozione che il presidente della Toscana Eugenio Giani e
la direzione “Sanità, welfare e coesione sociale” della Regione si
stringono alla famiglia del professor Elio Pagni, venuto a mancare ieri ad
89 anni. Un professionista che ha posto le basi, a partire dal 1988, per la
donazione e il trapianto in Toscana.
“Elio Pagni non è stato solo un medico esemplare; è stato un vero
pioniere, un visionario. Ha dedicato la sua vita, con una passione
instancabile, alla crescita e all’implementazione di quei processi donativi
e trapiantologici che oggi sono un fiore all’occhiello della nostra
Regione” evidenzia il presidente Giani Pagni ha promosso con forza i
valori della multidisciplinarietà: credeva fermamente che solo mettendo
insieme competenze diverse si potesse raggiungere l’eccellenza. E aveva
ragione”
“Pagni – aggiunge l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini e
l’intera direzione sanità e welfare – credeva nella comunicazione, nella
forza delle parole che uniscono, che spiegano e che rassicurano. E
soprattutto credeva nel lavoro in squaadra. Il professor Pagni sapeva che
nessun grande risultato si ottiene da soli. Era un tessitore di relazioni,
un catalizzatore di energie, capace di ispirare e motivare tutti coloro che
gli stavano accanto. La sua dedizione e il suo impegno costante hanno
plasmato la nostra rete, rendendola forte, efficiente e profondamente
umana”.
“Il professor Pagni – concludono – ci ha insegnato l’importanza della
collaborazione, la forza della visione condivisa e la dignità del
servizio. La sua eredità non è fatta solo di protocolli e successi
scientifici, ma di un esempio vivente di come la professionalità si possa
e si debba fondere con l’umanità più profonda”.