
(AGENPARL) – Tue 17 June 2025 *COMUNICATO STAMPATRE ERC ADVANCED GRANT: L’UNIVERSITÀ DI TORINO CONQUISTA
L’EUROPA DELLA RICERCAOltre 7 milioni di euro di finanziamenti per progetti
pionieristici su migrazioni, filosofia medievale e immunoterapia
oncologicaL’Università di Torino celebra un risultato straordinario nella
ricerca internazionale: tre dei suoi docenti si sono aggiudicati l’ERC
Advanced Grant 2024, uno dei più prestigiosi riconoscimenti europei
assegnati dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) nell’ambito del
programma Horizon Europe. Ciascun progetto, selezionato in un contesto
altamente competitivo, riceverà un finanziamento di 2,5 milioni di euro per
i prossimi cinque anni, rafforzando il ruolo dell’Ateneo torinese come polo
di ricerca di livello mondiale.Il risultato conferma il trend positivo
degli ultimi anni ottenuto grazie a BRAIN UniTo, il programma – coordinato
dall’Area Promozione Ricerca e Innovazione, in sinergia con il gruppo di
Research Manager delle Aree Ricerca e Innovazione di Polo della Direzione
Ricerca, Innovazione e Internazionalizzazione dell’Università di Torino –
che dal 2022 coltiva e attrae i migliori talenti della ricerca puntando
sull’eccellenza come fattore chiave per potenziare la capacità dell’Ateneo
di produrre conoscenza ad alto impatto, generando cambiamento economico,
sociale e culturale.Docente: Tiziana Caponio (Dipartimento di Culture,
Politica e Società)Progetto: Mind-the-NEXUS – Theorizing the Drivers of the
Asylum-Far Right Nexus in Rural EuropeIl progetto, ospitato dall’Università
di Torino con il supporto del Collegio Carlo Alberto, indaga il legame tra
accoglienza dei rifugiati e ascesa dell’estrema destra nelle aree rurali
europee dal 2015 a oggi. Attraverso il concetto di “Rural Political Arenas”
(RPAs), il progetto analizza come vari attori locali, nazionali ed europei
influenzino le politiche sull’asilo in contesti caratterizzati da tensioni
tra inclusione, resistenza e strumentalizzazione politica. Focalizzandosi
su Francia, Germania, Italia, Svezia e Regno Unito, Mind-the-NEXUS
costruirà un database comparativo e studierà 60 casi di RPAs, utilizzando
metodi quantitativi e qualitativi per rispondere a tre domande chiave:
Esiste davvero un nesso tra asilo e voto all’estrema destra nelle aree
rurali? Quali fattori lo influenzano? Come reagiscono le élite locali alla
politicizzazione dell’asilo?Mind-the-NEXUS mira a superare le narrazioni
stereotipate sulle aree rurali, valorizzando dinamiche di accoglienza e
governance locale, e vuole favorire il dialogo tra ricerca e policy-making
in linea con la strategia UE per le aree rurali 2040. Grazie al suo
approccio transdisciplinare, punta a diventare un riferimento nella
comprensione della politica migratoria nei territori periferici.Tiziana
Caponio è Professoressa Associata di Scienza Politica presso il
Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino e
Fellow del Collegio Carlo Alberto. Si occupa di politiche migratorie e
governance multilivello. Ha conseguito un dottorato in Scienza Politica
(Università di Firenze, 2003) e un Master in Filosofia Politica (Université
de Genève, 1997). È stata Marie Curie Fellow al Migration Policy Centre
dell’EUI (2018–2020), Mario Einaudi Chair presso il Cornell Institute for
European Studies (CIES) alla Cornell University, Ricercatrice
all’Università di Torino (2007–2015), Coordinatrice della Ricerca presso
FIERI e visiting scholar a University of Amsterdam, SciencePo Paris ed EUI.
Ha all’attivo 98 pubblicazioni, tra cui due monografie e 21 articoli
peer-reviewed, e ha coordinato progetti internazionali come Whole-COMM
(H2020), oltre ad aver avuto ruoli di WP leader in DIAMINT, PROSINT, CLIP,
CESEVAL e Robust. Membro IMISCOE dal 2004, ne ha presieduto lo Standing
Committee sulla governance migratoria. È affiliata a SISP, Council for
European Studies, ECPR (Ethnicity and Migration), e ha collaborato con reti
europee quali Eurocities, CEMR e il Comitato delle Regioni. Il suo lavoro
promuove un cambiamento sociale riflessivo nel campo delle migrazioni e
dell’asilo.Docente: Roberto Chiarle (Dipartimento di Biotecnologie
Molecolari e Scienze della Salute)Progetto: A-PONTE – ALK-driven cancers: a
Portfolio of ONcoimmunoTherapies to achieve tumor EradicationIl progetto
punta a sviluppare un portafoglio innovativo di immunoterapie T-cellulari
per eradicare i tumori con alterazioni del gene ALK, offrendo un possibile
cambiamento radicale nella cura di queste malattie. I tumori ALK-positivi
comprendono forme aggressive come tumori polmonari non a piccole cellule,
linfomi, neuroblastomi, melanomi, glioblastomi e altre neoplasie solide ed
ematologiche. Colpiscono spesso bambini e giovani adulti in buona salute e
con lunga aspettativa di vita. Oggi questi tumori vengono trattati con
inibitori di ALK, che riducono la massa tumorale e inducono una fase di
malattia minima residua (MRD). Tuttavia, nel 90% dei casi si verificano
recidive per via di meccanismi di resistenza e mancano alternative
terapeutiche efficaci.A-PONTE intende intervenire proprio nella finestra
temporale della MRD per attivare immunoterapie T-cellulari altamente
specifiche, con l’obiettivo di prevenire la ricaduta e ottenere
l’eradicazione completa del tumore. Il progetto mira così a combinare le
attuali terapie con nuove strategie immunologiche, aprendo la strada a una
cura definitiva per molti pazienti.Roberto Chiarle è medico anatomopatologo
e ricercatore universitario con una lunga carriera accademica, clinica e
scientifica. Nato a Torino il 10 giugno 1968, si è laureato con lode in
Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Torino nel 1993,
per poi specializzarsi in Anatomia e Istologia Patologica, sempre con il
massimo dei voti. Attualmente, è professore ordinario di Anatomia
Patologica presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Torino
Professore di Patologia e Full Professor of Pathology presso il Boston
Children’s Hospital/Harvard Medical School. È inoltre Direttore dell’Unità
di Ematopatologia presso l’Istituto Europeo di Ricerca (IEO) di Milano. Ha
vinto numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui premi
dell’Accademia Nazionale delle Scienze, due precedenti finanziamenti ERC,
un premio AICR-UK, diversi finanziamenti NIH e finanziamenti dalla
fondazione LUNGevity, dalla V Foundation, dalla Ellison Foundation, dal
Bridge Project e altri. Uno dei principali interessi di ricerca è stato lo
studio dei meccanismi e delle vie di formazione tumorale attivate
dall’oncogene ALK, nonché lo sviluppo di terapie innovative per i tumori
ALK-positivi, come un vaccino contro ALK, nonché le cellule CAR-T e TCR-T
per colpire i tumori ALK+. È il fondatore di ALKEMIST Bio, una start-up
creata nel 2023 per sviluppare immunoterapie mirate alla cura di tumori
ALK+.Docente: Pasquale Porro (Dipartimento di Studi Umanistici)Progetto:
SPECIES – Between Fixism and Evolutionism: The Origin of Species in
Medieval ThoughtIl progetto offre una rilettura innovativa delle idee
medievali sull’origine e la natura delle specie viventi. Contrariamente
alla visione diffusa che colloca l’inizio del dibattito evoluzionistico nel
XVIII secolo, SPECIES intende mostrare come il pensiero medievale abbia
anticipato molte questioni attuali, elaborando riflessioni sofisticate
sulla costanza e variabilità delle specie. Centrale in queste riflessioni è
l’uso di argomenti legati all’onnipotenza divina, che consentono di mettere
in discussione sia il fissismo aristotelico sia il creazionismo
letterale.SPECIES si articola in quattro assi principali: ORIGO – Esamina
se le specie siano eterne o abbiano avuto origine, rivelando teorie
pre-evoluzionistiche complesse; ORDO – Analizza l’idea di un ordine
immutabile, già messo in discussione nel Medioevo; PRAEDICATIO – Indaga il
concetto di specie come entità naturali e logiche; DESCENSUS – Ricostruisce
il rapporto tra specie e individui, affrontando temi come razzismo,
specismo ed etica intergenerazionale. Il progetto si propone come una
ricerca di punta nella storia della filosofia e delle scienze, offrendo
strumenti concettuali per ripensare categorie fondamentali della tradizione
occidentale.Pasquale Porro è Ordinario di Storia della Filosofia Medievale
all’Università di Torino. Dopo il dottorato conseguito alla Sapienza di
Roma nel 1994, ha svolto attività di ricerca in vari centri europei, tra
cui il De Wulf-Mansioncentrum della K.U. Leuven. I suoi studi vertono su
figure e temi centrali della scolastica medievale (Enrico di Gand, Tommaso
d’Aquino, la scuola domenicana tedesca, la metafisica, il tempo, la
causalità e la ricezione di Avicenna e Averroè). È autore di oltre 230
pubblicazioni, tra cui diverse monografie e traduzioni commentate di testi
medievali. Dirige la rivista internazionale Quaestio e collabora con
numerose collane e progetti editoriali. Ha organizzato numerosi convegni
internazionali ed è responsabile di diversi progetti di ricerca finanziati
a livello nazionale e europeo. Ha ricevuto il Thomas Aquinas International
Prize (2015) e un Dottorato honoris causa dall’Angelicum (2024). È membro
di importanti società e accademie, tra cui l’Accademia delle Scienze di
Bologna, ed è attualmente distaccato presso l’Accademia dei Lincei (Centro
Interdipartimentale “Beniamino Segre”).”L’assegnazione di tre ERC Advanced
Grants ai nostri docenti è un riconoscimento straordinario che conferma
l’eccellenza della ricerca all’Università di Torino. È il risultato della
passione, della competenza e della visione di ricercatrici e ricercatori
capaci di generare conoscenza ad alto impatto, contribuendo al progresso
scientifico, sociale e culturale. Questo successo è anche il frutto di un
lavoro collettivo, reso possibile da un ecosistema che sostiene
concretamente chi fa ricerca. Oggi più che mai, l’Università si conferma
motore di trasformazione sociale, culturale ed economica”, ha dichiarato
Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino.”Queste sovvenzioni ERC
rappresentano il nostro impegno a rendere l’Europa il centro mondiale della
ricerca eccellente. Sostenendo progetti che hanno il potenziale per
ridefinire interi settori, non investiamo solo nella scienza, ma anche
nella futura prosperità e resilienza del nostro continente. Nei prossimi
bandi di concorso, gli scienziati che si trasferiranno in Europa
riceveranno un sostegno ancora maggiore per la creazione dei loro
laboratori e dei loro gruppi di ricerca. Questo fa parte della nostra
iniziativa ‘Choose Europe for Science’, pensata per attrarre e trattenere i
migliori scienziati del mondo”, ha aggiunto Ekaterina Zaharieva,
commissario europeo per le startup, la ricerca e l’innovazione.*
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Sezione Comunicazione Digitale e Media Relations
Area Comunicazione
Direzione Generale
Università di Torino
Area Relazioni Esterne e con i Media
Università degli Studi di Torino
Settore Relazioni con i Media