
(AGENPARL) – Sat 14 June 2025 CISINT (LEGA) trovate altre due moschee irregolari tra Veneto e Friuli, in una si formava il presunto terrorista arrestato a Monfalcone
Monfalcone, 14 giu – “La moschea di San Giorgio di Nogaro (Udine), frequentata dal giovane turco arrestato a Monfalcone il 24 dicembre 2024 per terrorismo, è irregolare. Lo stesso vale per l’imponente centro islamico adibito a moschea nel cuore di Thiene (Vicenza). A confermarlo sono le stesse Amministrazioni locali – tutte e due guidate dalla sinistra – che hanno dovuto rispondere alla mia istanza di tramite accesso civico: entrambe le strutture risultano non conformi alla destinazione d’uso prevista, trattandosi formalmente di edifici a uso “direzionale”, e non di luoghi di culto. Mi sono recata personalmente in visita durante l’orario di preghiera in ambedue le sedi e ho potuto constatare con i miei occhi l’effettivo utilizzo come moschee, in violazione della normativa urbanistica.
Si allarga così la mappa delle moschee irregolari che cittadini coraggiosi mi segnalano da ogni parte d’Italia ed è sempre più evidente il modello: luoghi di preghiera clandestini che si nascondono dietro finte associazioni culturali, spesso senza controlli, senza trasparenza e con amministrazioni locali volutamente distratte.
Ci troviamo davanti a centinaia di strutture irregolari che crescono esponenzialmente e che in seno portano il rischio della “sovversione democratica” – come ampiamente denunciato dal Report del Governo francese – per via di una mancanza di regolamentazione seria sui luoghi di culto islamici, su chi li finanzia, e – soprattutto – su cosa vi accade al loro interno. E il tema è più che mai da attenzione sotto il profilo della sicurezza nazionale dato l’attuale situazione geopolitica e che rischia di esplodere e trasformarsi in una allarme. Serve ora particolarmente attenzione sulle predisposizioni e sui flussi di denaro dai Paesi arabi. I casi di San Giorgio e Thiene sono emblematici. A San Giorgio di Nogaro, il giovane arrestato a Monfalcone andava a “formarsi” – come emerge dalle indagini – poiché lamentava che “qui le moschee sono troppo poco estremiste”, preferendo quella friulana per la sua “maggiore radicalità”.
A Thiene, invece, ci troviamo davanti a una struttura enorme, costata milioni di euro. Ma da dove arrivano quei soldi? Chi controlla? Chi finanzia? Sono fondi provenienti da paesi esteri? A queste domande nessuno dà risposta.
Queste non sono semplici irregolarità urbanistiche. Sono campanelli d’allarme gravissimi, che segnalano la presenza di spazi fuori controllo, potenziali focolai di radicalizzazione e di attacco alla nostra democratica.
Non possiamo continuare a cedere terreno a chi, in nome di una malintesa libertà di culto, si sente autorizzato a violare le regole, imporre valori incompatibili con la nostra Costituzione e alimentare odio contro la nostra storia e le nostre libertà.
Serve un cambio di rotta immediato, che metta al centro la legalità, la trasparenza e la sicurezza dei cittadini italiani. Perché non si tratta di religione, ma di rispetto delle regole e difesa dei nostri valori”.
Così Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega.
Ufficio Stampa – Lega per Salvini Premier