
(AGENPARL) – Thu 12 June 2025 COMUNE DI SASSARI
Ufficio Stampa
Sassari, lì 12 giugno 2025
COMUNICATO STAMPA
In streaming il convegno sul divario di genere nelle
pubbliche amministrazioni
«Culture, politiche e pratiche. Sfide per superare il divario di genere nella pubblica
amministrazione». Questo il titolo della conferenza aperta al pubblico che si terrà
venerdì 13 giugno alle 17 nella sala del Consiglio. Una sede non scelta a caso: il luogo
dove si riunisce la rappresentanza dell’intera comunità, da cui partire per costruire una
società più giusta. Per consentire la massima partecipazione, l’incontro sarà trasmesso
in streaming nel sito del Comune http://www.comune.sassari.it dove sarà successivamente
caricata anche la registrazione. L’appuntamento vuole essere il primo passo di un
percorso per suggerire un insieme di politiche integrate che riguardano il lavoro, la
conciliazione dei tempi, il reddito, la formazione, la sicurezza, il benessere e la
rappresentanza al fine di costruire un ambiente di lavoro e una società più equi, in cui
tutte le persone, possano sviluppare il proprio potenziale rimuovendo tutti gli ostacoli
che sono unicamente legati al genere.
Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Mascia e del presidente del Consiglio Mario
Pingerna, la sociologa e responsabile A.R.G.IN.O. – Advanced Research on Gender
INequalities and Opportunities all’Università di Sassari Maria Lucia Piga nella sua
relazione affronterà il fatto che, nonostante le conquiste del femminismo abbiano
trasformato la cultura, alcune istituzioni come le università paradossalmente resistono
al cambiamento, così perpetuando un ordine di genere complesso (che implica anche
accettazione e interiorizzazione delle disuguaglianze), a scapito dell’inclusione di quelle
diversità che dovrebbero arricchire il confronto e alimentare il dibattito scientifico. Quali
i correttivi possibili? Sullo sfondo del gender mainstreaming e alla luce della
transdisciplinarietà femminista, verranno presentate le principali criticità e le soluzioni
Grazia Sini
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possibili, facendo riferimento alle esperienze di ricerca, didattica e terza missione negli
atenei italiani, con particolare attenzione al caso di Sassari.
La costituzionalista dell’Ateneo turritano, Carla Bassu, si focalizzerà sui diritti oggettivi e
soggettivi delle donne, tra teoria e realtà. Il pieno riconoscimento dei diritti delle donne,
il rispetto dei principi di non discriminazione e la presenza equilibrata dei generi nei
circuiti decisionali sono indicatori affidabili dello stato di salute di un ordinamento
democratico. Le donne non sono una minoranza ma rappresentano circa la metà della
popolazione che, nel nostro paese e non solo, risulta primeggiare per risultati nelle
scuole di ogni ordine e grado, negli studi universitari e post-lauream salvo diventare
categoria evidentemente svantaggiata nel momento in cui ci si affaccia alla vita
professionale e pubblica. La resistenza nel nostro sistema costituzionale e nella società
di retaggi discriminatori costituisce un ostacolo significativo alla piena realizzazione
delle potenzialità delle donne e impone una riflessione su strategie e misure utili al fine
di rimuovere le discriminazioni dirette e indirette e garantire la partecipazione paritaria
al tessuto produttivo, sociale e istituzionale in un’ottica di interesse collettivo, non solo
femminile.
Infine la parola sarà data a Paola Villa, economista con dottorato di ricerca alla
University of Cambridge, docente dell’Università degli Studi di Trento. Ha dedicato una
parte rilevante dell’attività di ricerca degli ultimi anni alle problematiche connesse con
l’integrazione delle donne nel mercato del lavoro (Il divario salariale e la scommessa di
un mercato del lavoro inclusivo e paritario) al fine di proporre linee di intervento volte a
ridurre le disuguaglianze esistenti. Non ci sono ricette facili, è tuttavia importante
individuare i principali fattori in gioco che limitano l’indipendenza economica delle
donne.
La tavola rotonda, coordinata dalla giornalista Rachele Falchi, proseguirà poi con il
dibattito aperto.
Grazia Sini
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