
(AGENPARL) – Wed 11 June 2025 Referendum: Mori (PD), alta partecipazione femminile segnale incoraggiante,
motore di trasformazione
“L’alta partecipazione femminile all’ultima tornata referendaria,
indipendentemente dall’esito, è un segnale incoraggiante: indica una nuova
consapevolezza e una volontà crescente di essere protagoniste nella vita
democratica del Paese.
Le donne hanno conquistato con determinazione diritti che nessuno ha loro
concesso gratuitamente, e oggi più che mai è necessario vigilare affinché
questi diritti siano effettivamente garantiti e rispettati.
La parità di genere non è un obiettivo accessorio, ma uno dei pilastri
fondamentali dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile. A trent’anni
dalla Conferenza di Pechino, che ha segnato un momento di svolta globale,
dobbiamo prendere atto che il cammino verso l’uguaglianza sostanziale è
ancora lungo. Anche laddove esistono politiche aziendali avanzate e
certificazioni in materia di gender equality, la realtà quotidiana delle
lavoratrici continua a essere segnata da ostacoli strutturali, in
particolare per quanto riguarda l’accesso alle posizioni apicali e il
riconoscimento delle responsabilità di cura, che incidono ancora
negativamente su salario accessorio e percorsi di carriera, come dimostrano
le testimonianze raccolte.
Il cambiamento deve essere innanzitutto culturale e politico, e deve
tradursi in azioni coerenti da parte di tutte le istituzioni pubbliche e
delle imprese tutte in particolare a controllo statale. È necessario
rafforzare i presidi di tutela, sia sindacali che amministrativi, a partire
dal ruolo delle Consigliere di Parità, che ancora oggi non dispongono degli
strumenti e dello status necessari per affrontare con efficacia le sfide
legate alle molestie e alle discriminazioni nei luoghi di lavoro.
Le alleanze tra mondo sindacale, imprese e istituzioni rappresentano un
elemento chiave per costruire un sistema che favorisca la conciliazione tra
vita e lavoro, valorizzi la flessibilità senza penalizzazioni e riconosca
pienamente le competenze, le esperienze e l’intelligenza delle donne. Le
donne, quando cambiano le regole, cambiano la società intera. La loro
partecipazione è motore di trasformazione e leva di emancipazione
collettiva”.