
Il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e inviato speciale di Papa Francesco, ha confermato che continuerà la sua missione umanitaria in Ucraina. L’iniziativa, intrapresa dalla Santa Sede, è volta a facilitare una soluzione pacifica al conflitto e a promuovere interventi umanitari, come lo scambio di prigionieri e il rimpatrio dei bambini allontanati dalle zone di guerra.
“Sì, la mia missione continuerà. È di natura puramente umanitaria”, ha dichiarato Zuppi in un’intervista rilasciata al corrispondente dell’agenzia russa TASS.
Il Cardinale ha precisato che i prossimi passi della missione saranno discussi in coordinamento con l’Ambasciata russa presso la Santa Sede, un segnale della volontà del Vaticano di mantenere aperti i canali di dialogo con tutte le parti coinvolte.
Uno degli aspetti centrali della missione riguarda il coordinamento delle liste per lo scambio dei prigionieri di guerra e il rimpatrio dei minori trasferiti dalle aree di combattimento, un tema delicato che il Vaticano segue con attenzione e discrezione.
La missione di Zuppi rappresenta uno degli sforzi più visibili della diplomazia vaticana per offrire un canale neutrale e umanitario in uno dei conflitti più gravi degli ultimi decenni in Europa.