
(AGENPARL) – Mon 09 June 2025 Interrogazione di Nilo Arcudi (TP – Uc): “Tartufai umbri a rischio, la
Regione deve difendere una delle sue eccellenze culturali e naturalistiche”
(Acs) Perugia, 9 giugno 2025 – “Preoccupazione per l’impatto del disegno
di legge n. 1412 (‘Bergesio’), attualmente in discussione al Senato, che
introduce nuove limitazioni alla libera cerca e raccolta del tartufo in
ambiente naturale” La esprime il consigliere regionale Nilo Arcudi (Tesei
Presidente – Umbria Civica) annunciando di aver presentato sull’argomento
un’interrogazione urgente alla Giunta regionale.
Secondo Arcudi “il provvedimento rappresenta una grave minaccia alla
tradizione umbra della libera cerca, che dal 2021 è riconosciuta come
patrimonio culturale immateriale UNESCO. Il ddl favorirebbe infatti interessi
privati e proprietà recintate, riducendo drasticamente l’accesso
collettivo a un bene naturale e storico come il tartufo, con pesanti ricadute
economiche, sociali e ambientali per centinaia di tartufai umbri. Stiamo
assistendo a una progressiva privatizzazione del sottobosco. Con questo
disegno di legge si rischia di trasformare la cerca del tartufo in
un’attività elitaria, escludendo i piccoli cercatori e alterando
l’equilibrio costruito negli anni sul territorio”.
Nell’interrogazione, Arcudi chiede alla Giunta di Palazzo Donini di:
“esprimere formalmente parere contrario al DDL 1412; sostenere le
associazioni dei tartufai umbri nella richiesta di una moratoria; attivarsi
presso la Conferenza delle Regioni e il ministero dell’Agricoltura per
tutelare la cerca libera come bene comune; garantire che eventuali
riconoscimenti di tartufaie controllate siano trasparenti, monitorati e non
finalizzati ad esclusivi vantaggi privati”.
Nilo Arcudi spiega di essere “in linea con quanto denunciato da numerose
associazioni di categoria, tra cui il C.A.T. Umbria, la F.N.A.T.I. e
l’A.T.I., che vedono nel ddl una grave minaccia per il futuro della
tartuficoltura tradizionale. La Regione deve difendere una delle sue
eccellenze culturali e naturalistiche. Non possiamo permettere che il tartufo
diventi privilegio di pochi”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80334