
(AGENPARL) – Wed 04 June 2025 OGGI L’INAUGURAZIONE DEL SECONDO LOTTO
DEL PARCO “GIUSEPPE MIZZI” A LOSETO
Si è tenuta questo pomeriggio l’inaugurazione del secondo lotto del Parco “Giuseppe Mizzi”, a Loseto, cui hanno partecipato il sindaco Vito Leccese, i familiari di Giuseppe Mizzi, vittima innocente di mafia, gli assessori alla Cura del Territorio, Domenico Scaramuzzi, e al Clima, Transizione ecologica e Ambiente, Elda Perlino, la presidente del Municipio IV Maria Chiara Addabbo insieme ai consiglieri municipali e i rappresentanti dell’associazione Libera.
La scelta di dotare Loseto di un grande parco pubblico, nata dalla considerazione della carenza di luoghi di incontro e di aggregazione sociale a servizio dell’abitato del quartiere, si è concretizzata in uno spazio verde privo di recinzioni e che in molti punti mantiene le quote originarie del terreno.
L’inaugurazione odierna segue l’apertura del primo lotto, avvenuta nel maggio 2024: una volta completato, con la realizzazione anche del terzo lotto, il parco di Loseto rappresenterà una sorta di cerniera tra l’ambiente urbano e la campagna esistente, in linea con quanto previsto dal programma di mandato del sindaco sul Patto Città-Campagna e sulla realizzazione di parchi agricoli all’interno del Municipio IV. In particolare, laddove il primo e il secondo lotto sono stati pensati essenzialmente per lo svago e il tempo libero, il terzo contemplerà orti urbani ed essenze arboree compatibili con gli usi agricoli, cosicché l’offerta finale dei tre lotti sarà estesa e integrata, spaziando dall’educazione ambientale al tempo libero, con l’obiettivo di incidere sulla coesione sociale e di sensibilizzare al contempo i residenti sulle tematiche ambientali.
“L’apertura di questo nuovo spazio verde traccia il percorso che la città di Bari sta seguendo ormai da diversi anni – ha spiegato il sindaco Vito Leccese -. In poco più di un mese abbiamo aperto e restituito alla collettività ben tre aree pubbliche attrezzate a verde (giardino Peppino Impastato a Catino, Parco per tutti a Torre a mare) in tre quartieri periferici, per un totale di circa 20.000 mq quadri di spazio pubblico destinato a verde, con 250 nuovi alberi e più di 1.500 tra piante e arbusti. Ma il nostro obiettivo è andare avanti e continuare a lavorare sulla riqualificazione dello spazio pubblico affinché abbia un’impronta sempre più green: i dati degli uffici ci dicono che alla fine del 2026 raggiungeremo oltre un milione di metri quadri in più di aree verdi rispetto alle rilevazioni del 2023. Questi luoghi, soprattutto nelle aree periferiche, dove nel tempo sono stati costruiti solo edifici, fungono da rifugi climatici in grado di assicurare alla città frescura e ossigeno. In ogni quartiere, pianteremo un seme verde con l’auspicio che possa generare altro verde fino a tappezzare tutta la città. A Loseto, inoltre, questo parco, che porta un nome a noi molto caro, quello di Giuseppe Mizzi, vittima innocente di mafia, sarà anche un luogo di aggregazione e socializzazione per i residenti ma anche per tutti i cittadini che qui potranno trovare spazi adeguati per eventi e iniziative. Bari per continuare a crescere ha bisogno di tutti noi”.
“Il percorso che ci ha portato fin qui è stato segnato da diverse criticità, su tutte la rescissione contrattuale con il primo appaltatore, cui sono seguiti alcuni problemi registrati per la chiusura del cantiere – ha ricordato Domenico Scaramuzzi -. Oggi, perciò, siamo particolarmente soddisfatti di consegnare al territorio questa area attrezzata a verde, sebbene manchino alcuni piccoli interventi per i quali abbiamo preso degli impegni direttamente con i cittadini incontrati in questi mesi: ad esempio, una volta completato il collaudo, allestiremo un gazebo che consentirà ai frequentatori del parco di ripararsi dal sole nelle ore più calde della giornata”.
“Si tratta di un intervento particolarmente importante – ha commentato Elda Perlino – perché, oltre a rappresentare un ulteriore tassello della strategia dell’amministrazione comunale finalizzata all’incremento del verde in città e alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, guarda alla natura come elemento vitale di connessione tra la campagna e la città. Peraltro è un’area dedicata a Giuseppe Mizzi, vittima innocente di mafia: per noi, quindi, questo parco non adempie solo a una funzione ecosistemica ma costituisce soprattutto un luogo di aggregazione per i cittadini di ogni età, dove poter coltivare e rafforzare il senso di comunità”.
“Questa è una bellissima giornata per Loseto e per il Municipio intero – ha concluso Maria Chiara Addabbo -. Con l’apertura del secondo lotto del parco intitolato a Giuseppe Mizzi prende sempre più forma questa grande area verde, situata tra la parrocchia, il Bari hub e il nuovo supermercato. Quindi sarà un naturale luogo di aggregazione e di incontro per i residenti. Oggi abbiamo fortemente voluto che con noi ci fossero le realtà del territorio, in modo tale che tutti insieme si possiamo comprendere l’importanza di questo bene pubblico e assumerne la responsabilità collettiva”.
IL PROGETTO
L’area di intervento si estende per circa 16mila metri quadri, è ampia 210 metri da nord verso sud, 95 da est verso ovest. Il parco si colloca tra un giardino esistente e un ampio terreno incolto, sul quale sarà realizzato un bosco urbano nell’ambito dei lavori del terzo lotto. La superficie a verde totale è di circa 9mila metri quadri, sui quali sono stati messi a dimora 131 alberi e 4700 piante tra arbusti, tappezzanti e rampicanti. Per la gran parte delle aiuole e superfici a verde, sono state previste lavorazioni del terreno volte a favorire l’insorgere e l’instaurarsi di prato spontaneo.
La distribuzione spaziale e le scelte botaniche hanno dovuto considerare l’impostazione progettuale rispetto agli aspetti architettonici, alla conformazione, alle caratteristiche e alla natura del terreno, oltre che alla vegetazione circostante presente nel giardino pre-esistente a ovest, lungo le alberature stradali. Si è inoltre tenuto conto della vegetazione che sarà inserita nel corso della realizzazione del futuro bosco, sul confine a est. Le scelte botaniche risultano, perciò, coerenti con le diverse tipologie di fruizione degli spazi, di modo da ridurre al minimo le interferenze sul paesaggio.