
(AGENPARL) – Wed 04 June 2025 DL SICUREZZA, CECILIA STRADA (PD): VERGOGNOSA DERIVA LIBERTICIDA, IL GOVERNO TEME IL DISSENSO
Bruxelles, 4 giugno 2025 – “Da oggi viviamo in un Paese che sancisce per legge la criminalizzazione della disobbedienza civile. Il decreto sicurezza appena approvato in Senato si basa su un approccio repressivo e illiberale che tutto porterà tranne sicurezza. Quella si costruisce con la garanzia dei diritti, gli investimenti in welfare e lavoro, non certo con la repressione del dissenso.
Un esempio su tutti: col reato di rivolta in carcere (e nei CPR) la resistenza passiva e le proteste non violente saranno passibili di pene fino a 8 anni con la perdita dei benefici penitenziari, qualcosa che ricorda le norme fasciste degli anni Trenta.
Le nuove fattispecie di reato come le aggravanti introdotte porteranno un solo risultato: silenziare chi non è d’accordo col potere e riempire ancora di più le carceri per adulti e minorenni che già scoppiano. Nelle mie visite come eurodeputata ho visto da vicino come si vive nei CPR, negli istituti penitenziari per adulti e minori, sono luoghi dove anche i diritti di base sono spesso violati e dove tanti preferiscono farsi del male piuttosto che continuare a vivere in condizioni spesso degradanti e disperate.
Il decreto sicurezza è un colossale passo indietro di decenni per il nostro ordinamento, l’ennesimo smantellamento di un pezzo del nostro stato di diritto deciso per altro d’urgenza, scavalcando il Parlamento che da 18 mesi se ne stava occupando.
Il governo ha preferito decidere tutto da solo per una sola e semplice ragione: le persone le vuole mute, a partire da quelle più vulnerabili nelle carceri e nei CPR, trasformate in corpi senza diritti e senza voce. L’unica sicurezza possibile in un Paese senza diritti è quella del potere, ed è proprio quella che sta perseguendo questo governo”.
Cecilia Strada, eurodeputata PD.