
(AGENPARL) – Tue 03 June 2025 **Diagnostica negli ambulatori dei medici di famiglia, pubblicati avvisi
per aderire**
Si apre la fase operativa del progetto sperimentale che contribuirà al
contenimento delle liste di attesa
Scritto da Walter Fortini, martedì 3 giugno 2025 ore 15.35
E’ pronto al via ed entra nella fase operativa il progetto sperimentale che
coinvolge i medici di medicina generale, che potranno aderire
volontariamente, e che mira a contribuire al contenimento delle liste di
attesa sulla diagnostica ambulatoriale migliorando anche l’appropriatezza
prescrittiva.
Se n’è parlato con il varo del Piano 2025 per il contenimento delle liste
d’attesa ed ora il progetto sta per partire: l’obiettivo è offrire ai
cittadini la possibilità di sottoporsi ad un’ecografia, ad un
elettrocardiogramma, ad una spirometria od ad un emogas, ma anche ad un
ecodopller, ad infiltrazioni contro il dolore e ad altre prestazioni
diagnostiche direttamente dal medico di famiglia, potenziando l’offerta.
Le tre Asl territoriali toscane hanno pubblicato l’avviso rivolto ai medici
di medici generale che potranno candidarsi attestando le proprie competenze
nell’utilizzo di apparecchiature e manifestando l’interesse ad attivare gli
ambulatori previsti dal progetto.
Sono previsti due livelli di presa in carico possibili, a seconda della
complessità dell’esame, e attività diverse a seconda della patologia, con
cinque percorsi indirizzati alla presa in carico di disfunzioni
respiratorie, malattie cardiovascolari e scompenso cardiaco, diabete,
visite assistite da un’ecografia e medicina del dolore.
Concretamente, a breve, il proprio medico di famiglia potrà effettuare
prestazioni come spirometrie ed emogasanalisi, elettrocardiogrammi e
Holter, ecodoppler, dosaggi di creatinina e glicemia glicata, infiltrazioni
antalgiche, ecografie al torace e all’addome, ai tessuti molli e al collo.
“Il nostro impegno per ridurre le liste di attesa prosegue” afferma il
presidente della Toscana, Eugenio Giani. “Il progetto – dichiara Simone
Bezzini, assessore al diritto alla salute della Regione Toscana – è frutto
di un accordo siglato con i sindacati dei medici di medicina generale e
rappresenta un passo concreto per migliorare la presa in carico degli
assistiti, aumentare l’appropriatezza prescrittiva e contenere il fenomeno
delle liste di attesa”.
Le aziende sanitarie metteranno a disposizione le apparecchiature
necessarie, ma i medici che aderiscono al progetto potranno usare anche le
proprie.
Per la fase sperimentale, che durerà un anno, la Regione ha già stanziato
2 milioni di euro, destinati a coprire i compensi aggiuntivi dei medici che
saranno coinvolti. Tali risorse economiche permetteranno di attivare 475
percorsi ambulatoriali di primo livello ed altrettanti di secondo livello.
I medici di famiglia potranno prendere in carico direttamente il paziente
in entrambi i percorsi oppure erogare le prestazioni di primo livello e
organizzare la presa in carico di secondo attraverso un collega che
aderisce al progetto e che fa parte della stessa aggregazione funzionale
territoriale, in sigla Aft, ovvero quel raggruppamento di medici che
insieme garantiscono nell’ambito di uno specifico territorio la copertura
dell’intera giornata per cinque giorni a settimana. Anche un medico che non
aderisce al progetto potrà inviare i propri assistiti ad un collega della
stessa Aft.
“Il ruolo delle aggregazioni funzionali territoriali – aggiunge Bezzini –
sarà strategico anche nello sviluppo del nuovo modello di assistenza
territoriale e per l’attivazione delle case di comunità”.