
(AGENPARL) – Mon 02 June 2025 “È un segnale di grande rilevanza che l’Italia abbia riconosciuto il ruolo determinante e strategico dell’Asia Centrale nello scenario internazionale. In qualità di Presidente della Delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con i Paesi dell’Asia centrale, è per me motivo di grande orgoglio che il nostro Paese abbia deciso di rafforzare il dialogo politico ed economico con la regione”. Lo afferma l’eurodeputata di Forza Italia Giusi Princi, Presidente della Delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con i Paesi dell’Asia centrale, in occasione del vertice Asia Centrale – Italia. “La mia esperienza diretta in Kazakistan e Turkmenistan, dove ho guidato la più numerosa missione del Parlamento europeo mai inviata – prosegue Princi – gli accordi bilaterali con tutti i Paesi della regione mi hanno permesso di toccare con mano le straordinarie potenzialità di queste aree geografiche, ricche di risorse naturali, situate in una posizione di snodo tra Europa e Asia e desiderose di aprirsi a nuove forme di cooperazione internazionale”. Oggi più che mai è fondamentale intensificare il nostro impegno nelle relazioni con questi Paesi per promuovere lo stato di diritto, la democrazia e le libertà fondamentali, che rappresentano valori condivisi e principi irrinunciabili”. “Esprimo profonda soddisfazione – sottolinea l’eurodeputata azzurra – per la firma della dichiarazione congiunta tra Italia e Uzbekistan. Gli accordi previsti aprono a investimenti significativi e all’avvio di un dialogo strategico strutturato: un segnale concreto della volontà di costruire una cooperazione solida e rispettosa dei principi condivisi. Nei prossimi giorni incontrerò in Parlamento l’ambasciatore uzbeko presso l’UE Gayrat Fazilov e quello del Kazakistan Margulan Baimukhan, con i quali, forte anche della posizione dell’Italia, definiremo l’agenda delle prossime azioni volte ad implementare le relazioni tra l’Europa e l’Asia. La collaborazione con questi Paesi, in un contesto geopolitico delicato come quello attuale, diventa strategica sia per allontanarli dall’influenza della Russia e della Cina promuovendo la democrazia e scongiurando i regimi autocratici, sia per promuovere alleanze di carattere educativo, culturale e commerciale”, conclude l’eurodeputata.