
(AGENPARL) – Fri 30 May 2025 Politiche pari opportunità: interventi da molte regioni, dall’esperienza dei Centri Antiviolenza alle proposte operative scaturite dal lavoro di analisi compiuto nelle sessioni di lavoro congiunto fra Università e Cpo della Provincia.
Teramo 30 maggio 2025. La sintesi l’ha fatta il consigliere regionale Emiliano Di Matteo delegato dell’assessore regionale alle politiche sociali, Roberto Santangelo: “Le tante voci da tutta Italia dimostrano la validità di questa iniziativa”. Un confronto a tutto tondo quello che si è svolto all’Università di Teramo per “Politiche pari opportunità. Discriminazioni – Diritti – Violenza di genere” organizzata dalla Commissione pari opportunità della Provincia in collaborazione con l’Università di Teramo.
Questa mattina, da remoto, sono intervenuti fra gli altri il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari; Mara Carfagna ex Ministro promotrice della legge sullo stalker, l’assessore regionale Tiziana Magnacca. A loro, referenti di Istituzioni regionali e nazionali, saranno consegnate le proposte (che riguardano l’ambito giuridico, quello sociale e sanitario, quello economico e del lavoro; quello sull’informazione e la formazione) che questa mattina sono state illustrate dalle coordinatrici dei gruppi di lavoro, gruppi che hanno visto lavorare fianco a fianco insieme accademici, associazioni, professionisti come ricordato dalla delegata dal Rettore, Anna Ciammariconi nel suo intervento introduttivo: “una formula con i contributi di tutta la filiera, fra chi opera sul campo a chi studia il fenomeno”
“L’impegno contro la violenza di genere – ha sottolineano Mara Carfagna nel suo intervento – non ha colore politico, non è di destra né di sinistra, va oltre ogni appartenenza religiosa è una lotta per la democrazia, per una società giusta, è un impegno che ci assumiamo a favore di tutti. Va affrontato in maniera trasversale perché interroga tutti noi ogni volta che una donna viene uccisa”.
Cosa non stiamo facendo? Questa la domanda posta dal presidente della Provincia, Camillo D’Angelo nel suo intervento, una domanda ricorrente in una giornata segnata dal femminicidio di Afragola che ha sconvolto per la brutalità e la giovane età della vittima e dell’assassino mentre i dati del Ministero ci raccontano che è aumentato del 54% il numero dei detenuti in età minore.
Una domanda che trova risposte, almeno alcune, nelle proposte cristallizzate dai tavoli di lavoro e che, sottolinea la presidente Erika Angelini: “presenteremo presto anche all’opinione pubblica, oltre che a tutti i referenti regionali e parlamentari, perché sono articolate e molto centrate rispetto alle criticità esaminate nella due giorni di lavoro all’Università: la violenza di genere ma anche i modelli nei luoghi di lavoro; il sostegno ai ruoli genitoriali e familiari, servizi specificatamente dedicati all’interno del percorso scolastico; riserve di posti di lavoro alle vittime di violenza, adeguata formazione dei magistrati; l’introduzione di altre figure specialistiche nei Centri antiviolenza, il ruolo del linguaggio e dell’informazione solo per citare alcuni degli ambiti sui quali avanziamo proposte operative e concrete”.
L’impegno della presidente regionale della Cpo regionale Rosa Pestilli che nel suo intervento ha ricordato le iniziative realizzate e la necessità di lavorare insieme per sostenere le proposte del tavolo. Per la prima volta c’è uno stanziamento regionale di 4 milioni del Fondo sociale europeo a favore dei Centri Antiviolenza: uno snodo molto sensibile perché i Centri non sono considerati servizi essenziali, vivono di progetti che devono essere riproposti ogni anno e non hanno uno stanziamento fisso dedicato.
Il tema della vittimizzazione secondaria è stato toccato anche da Antonella Ballone, presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso: “Le donne ce la fanno se sono sostenute; la violenza non può essere lo stigma che le accompagna per tutta la vita altrimenti facciamo una seconda violenza”.
Nei saluti iniziali le riflessioni del vescovo di Teramo, Lorenzo Leuzzi, e del prefetto Fabrizio Stelo che hanno espresso le preoccupazioni per le radici di un disagio sociale che sconfina nella violenza, verbale e fisica, come se la crescita cognitiva non andasse più di pari paso con la crescita etica ed emotiva.
Ricordiamo i coordinatori e le coordinatrici dei tavoli: area giuridica (coordinata da Cristina Marcone e Laura Di Filippo), area economica, (coordinata da Annalisa del Cane e Rocchina Staiano); area socio assistenziale (coordinata da Sonia delle Monache e Fiammetta Ricci) e area comunicazione e formazione (coordinata da Tania Bonnici Castelli e Massimiliano Palmiero). La mattina è stata condotta dalla giornalista Lorenza Fruci, nota per il suo impegno nel giornalismo etico e sociale.
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