
(AGENPARL) – Fri 30 May 2025 Bonelli: Salvini a Messina fa la sceneggiata. Altro che controlli
antimafia, ha tentato di aggirare le norme. Ha scippato 3 mld € in Sicilia.
“Salvini oggi è andato a Messina per la sua solita sceneggiata. È surreale
sentirlo parlare di controlli antimafia sul Ponte sullo Stretto dopo che ha
tentato, con un blitz nel DL Infrastrutture, di derogare alle norme
antimafia, fermato solo grazie ai rilievi del Quirinale. Ma Salvini lo ha
detto a Messina che ci sono mafiosi che avevano acquistato terreni in aree
funzionali alla realizzazione del progetto?
Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa
verde, che prosegue:
“Nei documenti ufficiali degli espropri per il Ponte compaiono nomi legati
alla storia di Cosa Nostra e della ’Ndrangheta. Come gli eredi di Santo
Sfameni, detto “il patriarca”, figura centrale nei rapporti tra mafia e
ambienti istituzionali, già condannato per gravi reati e arrestato con
l’accusa di essere uno dei promotori della mafia nel Messinese. E ancora:
tra gli intestatari dei fondi agricoli c’è il casolare di Villafranca
Tirrena che fu rifugio di latitanti e teatro di summit mafiosi, tra cui
quelli con Angelo Siino, noto come “il ministro dei lavori pubblici” di
Cosa Nostra, e il boss Michelangelo Alfano.
Il 4 aprile 2024 l’amministratore delegato della Società Stretto di
Messina, Pietro Ciucci, aveva promesso un protocollo di legalità per
evitare esattamente questi rischi. A oggi, maggio 2025, quel protocollo non
esiste ancora.
Salvini da giorni non risponde alla mia domanda: perché avete inserito,
nelle aree di esproprio funzionali alla realizzazione di cave, depositi e
altre opere connesse al Ponte, terreni di proprietà di mafiosi e
’ndranghetisti?
Salvini oggi a Messina non ha detto — e quindi non ha spiegato — perché ha
scippato 3 miliardi di euro alla Sicilia, inizialmente destinati alla messa
in sicurezza degli edifici, alla rigenerazione urbana e alla realizzazione
di ferrovie, per trasferirli a opere in Liguria e Veneto. Solo per la messa
in sicurezza di edifici e territorio si tratta di circa 800 milioni di euro
sottratti alla Sicilia”.
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE