
(AGENPARL) – Thu 29 May 2025 INACCETTABILE L’IDEA DELLA COMMISSARIA RIBERA DI TASSARE ULTERIORMENTE LE
AUTO PRIVATE E AZIENDALI
CONFIDENTI SULL’IMPEGNO DEL NOSTRO GOVERNO PER FAR RISPETTARE LA
NEUTRALITÀ E PLURALITA’ TECNOLOGICA
29 maggio 2025
La proposta di tassare ulteriormente le auto di proprietà e le auto aziendali sulla base
della CO2 emessa, avanzata dalla Commissaria europea per la transizione ecologica,
Teresa Ribera, nell’ambito delle Guidance per l’attuazione del Piano nazionale Energia e
Clima, potrebbe essere condivisibile se le emissioni venissero calcolate sull’intero ciclo
di vita e non solo allo scarico. Si tratta altrimenti di un modo per svantaggiare ancor più
il motore endotermico e favorire forzatamente una più rapida diffusione dei veicoli
elettrici.
Ancora una volta la Commissione rinnega il principio di neutralità tecnologica
penalizzando intere filiere manufatturiere europee e milioni di cittadini che non
possono, o non vogliono, acquistare un’auto elettrica. Un approccio ingiustificato e
inaccettabile.
È quanto afferma Gianni Murano, Presidente di UNEM, ricordando che tra IVA, tasse di
immatricolazione e proprietà, accise sui carburanti e altre imposte varie, il settore
dell’auto a livello europeo genera un gettito fiscale di quasi 400 miliardi di euro, cioè
circa il doppio del bilancio UE.
Oggi in Italia i carburanti liquidi, pur rappresentando il 25% della domanda di energia
complessiva nazionale, contribuiscono alla fiscalità energetica per l’85%. Il gettito
derivante dalla tassazione su carburanti nel 2024 infatti è stato pari a 41,8 miliardi di
euro (compresa IVA).
La maggiore efficienza dei veicoli con il motore a combustione interna e le nuove
formulazioni dei carburanti, con quote sempre crescenti di componente bio, ha già
consentito una riduzione delle emissioni del 15% dal 2005 a fronte di una crescita del
parco circolante del 17% nello stesso periodo, di cui la Commissione sembra non tenere
conto.
Quindi, conclude, se si vuole perseguire la strada della decarbonizzazione in modo
socialmente ed economicamente sostenibile, si deve consentire, sulla base del principio
di neutralità, a tutte le tecnologie di dare il proprio contributo concreto alla riduzione
delle emissioni, da considerare sull’intero ciclo di vita.
Siamo i confidenti che il nostro Governo, e in particolare il Ministro dell’Ambiente e della
sicurezza energetica, sarà in grado di sostenere le politiche contenute nel PNIEC
rispettando il principio di neutralità e pluralità tecnologica, nonché la piena
valorizzazione delle eccellenze infrastrutturali e di competenze nazionali, tra cui quella
dei biocarburanti e dei motori a combustione interna.
Ufficio Comunicazione e stampa