
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 COMUNE DI PIACENZA
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Piacenza, 28 maggio 2025
Oggetto: Tentata truffa a nome del Comune di Piacenza. L’assessora Corvi:
“L’Amministrazione non chiede mai soldi al telefono, verificate sempre con gli
uffici in caso di dubbio”
Tentata truffa, a nome del Comune di Piacenza, ai danni di una scuola paritaria
dell’infanzia. La segnalazione è arrivata stamani all’assessora Nicoletta Corvi da parte
di don Paolo Cignatta, parroco di San Corrado e Preziosissimo Sangue, che ha
ricevuto la telefonata di un sedicente “vice dirigente” comunale: con lessico
appropriato e tono sicuro, l’uomo ha millantato un presunto errore commesso da un
dipendente dei Servizi Educativi, che avrebbe emesso a favore della scuola paritaria
un bonifico più consistente rispetto al contributo atteso dal Comune.
Di qui la richiesta, con tanto di Iban su cui versare la somma, di restituire un importo
pari a circa 4000 euro, aggiungendo che copia del bonifico di rimborso eseguito a
favore dell’Amministrazione avrebbe dovuto essere mandata via PEC al Comune. A
insospettire il sacerdote è stata anche l’insistenza arrogante e accusatoria del presunto
“vice dirigente”, arrivato ad affermare che se la scuola paritaria non avesse
provveduto, il dipendente comunale che aveva sbagliato sarebbe stato licenziato,
mandando la propria famiglia e i propri figli sul lastrico.
Immediata la richiesta di chiarimenti e l’informazione trasmessa all’assessora, con cui
il parroco ha condiviso la preoccupazione che altri potessero cadere vittima
dell’inganno. “Ringrazio don Paolo per avermi subito allertata”, ribadisce Nicoletta
Corvi, aggiungendo: “In nessun caso il Comune di Piacenza effettua richieste
telefoniche di soldi, tanto meno con una sorta di ricatto morale come quello
prospettato dal truffatore. Anche nell’eventualità di un errore amministrativo, le
modalità di contatto tramite i Servizi Educativi sono le consuete che scuole e
associazioni ben conoscono: in caso di dubbio, gli uffici comunali sono sempre a
disposizione per una verifica, che invitiamo tutti a fare se venissero contattati in modo
insolito o tale da destare sospetti”.
PIACENZA PRIMOGENITA
DELL’UNITÀ D’ITALIA