
(AGENPARL) – Wed 28 May 2025 Comunicato Stampa
Metodo Lean al servizio della riabilitazione specialistica:
progetto-pilota tra Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna
(unico in Italia) per ottimizzare i processi assistenziali
LEF e Montecatone Rehabilitation Institute costruiscono una sinergia operativa per l’innovazione in sanità finalizzata a creare un percorso sanitario più flessibile e capace di adattarsi rapidamente alle variazioni della domanda assistenziale | Agrusti: «Progetto che dimostra la capacità dell’azienda digitale modello di essere partner strategico anche nell’healthcare» | Tubertini: «Opportunità di crescita organizzativa per il futuro» | Olivotto: «La metodologia Lean, sviluppata tramite esperienze diversificate, si applica ora a una realtà assistenziale di primario rilievo nazionale in un segmento nel quale ci muoviamo attivamente da diversi mesi»
Pordenone, 28 maggio 2025 – LEF, azienda digitale modello fondata da Confindustria Alto Adriatico e altri partners territoriali, ha avviato una stretta collaborazione con il Montecatone Rehabilitation Institute, centro d’eccellenza in Italia – facente parte del Sistema Sanitario della Regione Emilia-Romagna – nella riabilitazione specialistica per pazienti mielolesi o con gravi cerebrolesioni acquisite. La partnership, unica nel suo genere, è finalizzata all’ottimizzazione dei processi organizzativi tramite l’utilizzo della metodologia Lean.
Il progetto, che in questa fase interesserà la piattaforma ambulatoriale dell’istituto, prevede l’implementazione di metodologie Lean e una revisione organizzativa completa per snellire i processi, ridurre le attese per i pazienti, aumentare la capacità operativa e ottimizzare l’utilizzo delle risorse. L’obiettivo concordato tra le parti è creare un percorso sanitario più flessibile e capace di adattarsi rapidamente alle variazioni della domanda assistenziale.
Un aspetto centrale dell’intervento riguarda il rafforzamento della collaborazione interprofessionale in Istituto tramite la promozione di una cultura integrata orientata al miglioramento continuo che valorizzi le competenze interne e minimizzi le inefficienze nei flussi di lavoro.
La trasformazione include un articolato percorso formativo “esperienziale” che, dopo una fase teorica iniziale sui principi del Lean Management (calendarizzata a metà giugno), prevede un supporto operativo sul campo. Un gruppo selezionato di professionisti di Montecatone, affiancato da esperti LEF, applicherà concretamente le metodologie apprese, generando miglioramenti tangibili nei processi ospedalieri. Tra le attività chiave figurano la mappatura dei flussi di lavoro attraverso Value Stream Mapping, l’identificazione delle aree critiche, l’implementazione di soluzioni personalizzate per ridurre gli sprechi e ottimizzare i processi, e l’introduzione di sistemi pull. Un monitoraggio continuo permetterà di valutare i risultati e apportare aggiustamenti basati su dati concreti. L’adozione dell’approccio Lean, secondo le aspettative delle parti – grazie all’ottimizzazione dei flussi, alla riduzione degli sprechi e alla diffusione di una cultura del miglioramento continuo fondata su evidenze e collaborazione – renderà l’organizzazione a Montecatone ancor più efficiente e agile.
«Questo progetto dimostra la capacità di LEF di essere partner strategico anche per istituzioni di alto profilo che operano anche nell’healthcare» spiega Michelangelo Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico e LEF secondo il quale «vedremo concretamente come la metodologia Lean sarà in grado di supportare l’eccellenza nel comparto sociosanitario, sempre a beneficio dei pazienti». Mario Tubertini, Commissario straordinario del Montecatone Rehabilitation Institute e già Direttore Generale dell’IRCCS Centro di riferimento oncologico di Aviano, conferma l’impegno dell’Istituto «nell’adottare approcci innovativi per un miglioramento continuo dell’assistenza; questa trasformazione – ha detto – rappresenta anche un’opportunità di crescita organizzativa per il futuro». Per Marco Olivotto, Direttore generale di LEF, «la metodologia Lean, sviluppata attraverso esperienze diversificate, si applica ora a una realtà assistenziale di primario rilievo nazionale in un segmento nel quale ci stiamo muovendo attivamente da alcuni mesi».
Il percorso formativo, come detto, si svolgerà a metà giugno in LEF a San Vito al Tagliamento e coinvolgerà diverse figure professionali dell’istituto, in tutto circa una quindicina di persone.
IL METODO LEAN
l metodo Lean è un approccio alla gestione e all’organizzazione del lavoro finalizzato a creare valore per il cliente eliminando gli sprechi, ovvero tutte le attività che non aggiungono valore al prodotto o al servizio.
Obiettivi principali:
* Ottimizzare i processi
* Ridurre i tempi e i costi
* Migliorare la qualità
* Aumentare la soddisfazione del cliente
* Favorire il miglioramento continuo (Kaizen)
Principi fondamentali:
* Identificare il valore dal punto di vista del cliente.
* Mappare il flusso di valore per individuare tutte le attività e distinguere quelle a valore aggiunto da quelle inutili.
* Creare un flusso continuo che riduca al minimo interruzioni, tempi di attesa e colli di bottiglia.
* Adottare il sistema “pull”, cioè produrre solo su richiesta, in base alla domanda reale.
* Perseguire la perfezione, promuovendo il miglioramento costante e coinvolgendo tutti i livelli dell’organizzazione.
Strumenti comuni:
* Value Stream Mapping (VSM)
* 5S (ordine e organizzazione del posto di lavoro)
* Just in Time (JIT)
* Kanban (gestione visuale del flusso di lavoro)
* Poka-Yoke (sistemi per evitare gli errori)
* Standardizzazione dei processi
Aree di applicazione:
Il metodo Lean è applicabile non solo nel settore manifatturiero, ma anche nei servizi, nella sanità, nell’informatica (es. Lean Software Development) e nella pubblica amministrazione.
Vantaggi:
* Maggiore efficienza operativa
* Miglior utilizzo delle risorse
* Riduzione degli errori e dei tempi morti
* Maggiore flessibilità e capacità di adattamento
* Coinvolgimento attivo dei collaboratori
Centro di formazione esperienziale Lean e digitale (il più integrato al mondo), è stato fondato nel 2011 da Confindustria Alto Adriatico e altri partner territoriali. Situato a San Vito al Tagliamento (PN), LEF supporta le imprese manifatturiere, startup, provider tecnologici, istituzioni e scuole nella trasformazione Lean e digitale offrendo servizi di formazione esperienziale, consulenza e test bed per sperimentare soluzioni innovative in un ambiente “risk free”. Con un approccio che integra processi, tecnologie, strutture gestionali e mentalità, LEF accompagna le aziende verso l’eccellenza operativa e la smart factory. Recentemente LEF ha inaugurato il Plant 1, nuovo impianto produttivo di circa 1.000 mq dotato di tecnologie all’avanguardia come la realtà estesa (X Reality), il Virtual Safety Training – presentato all’expo 2025 a Osaka – e una rete privata 5G stand alone per potenziare la formazione e l’innovazione nel territorio. Il centro ospita anche ITS Alto Adriatico, ampliando l’offerta formativa per i tecnici e manager del futuro.
ll Montecatone Rehabilitation Institute è un ospedale di alta specialità accreditato dalla Regione Emilia-Romagna, punto di riferimento nazionale per la riabilitazione intensiva di persone con lesioni midollari e cerebrali acquisite. Situato a Imola, in una struttura immersa in un parco di circa 40.000 mq, dispone di 158 posti letto (150 di degenza ordinaria e 8 in Day Hospital), con un’Area Critica dedicata che consente la presa in carico precoce dei pazienti. L’Istituto offre un approccio multidisciplinare e personalizzato, volto a favorire la riconquista del massimo livello di autonomia possibile e la piena inclusione sociale delle persone con disabilità, mantenendo speranza, indipendenza e dignità. L’Unità Spinale di Montecatone è la più grande in Italia per numero di posti letto e complessità dei casi trattati, specializzata nella riabilitazione di lesioni midollari traumatiche e atraumatiche. Montecatone è anche un centro di ricerca e innovazione clinica, impegnato nello sviluppo di studi e collaborazioni nazionali e internazionali per migliorare continuamente le cure e i percorsi riabilitativi. La palestra robotica e la piscina riabilitativa sono dotate di tecnologie avanzate e ausili innovativi per supportare il recupero funzionale.
Massimo Boni