
“Lo studio pubblicato dalla Banca Europea per gli Investimenti e dalla Commissione UE conferma quanto Confeuro sostiene da tempo: è indispensabile che la prossima Politica Agricola Comune (PAC) preveda un pilastro specifico e strutturato dedicato alle assicurazioni agricole, in particolare per tutelare i piccoli e medi imprenditori agricoli dai crescenti rischi legati al cambiamento climatico”. A lanciare l’allarme è Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro. “Infatti le perdite nel settore agricolo europeo supererebbero i 28 miliardi di euro all’anno a causa di eventi climatici estremi, con una proiezione che indica un possibile incremento del 66% entro il 2050 se non si rafforza la mitigazione del rischio. A fronte di questi dati, risulta allarmante che solo il 20-30% delle perdite sia oggi coperto da sistemi assicurativi, pubblici o privati, sostenuti o meno dalla PAC”. “La crescente frequenza di fenomeni meteorologici estremi – prosegue Tiso – rende evidente che il vecchio paradigma delle misure straordinarie post-emergenza non basta più. Servono strumenti preventivi, strutturali e incentivati. L’assicurazione agricola deve diventare parte integrante della strategia di resilienza del comparto agricolo europeo, con particolare attenzione ai piccoli produttori, che sono spesso i più vulnerabili.” Confeuro chiede quindi che la prossima PAC Ue riconosca e finanzi l’assicurazione agricola come strumento cardine di tutela e investimento, non solo come risposta emergenziale. La tutela delle aziende del settore primario italiano ed europeo – conclude Tiso – è oggi un investimento per la sicurezza alimentare dell’intera Europa. È tempo che la politica prenda atto delle evidenze e agisca di conseguenza.”