
(AGENPARL) – Tue 20 May 2025 Ai consiglieri Pace (FdI), Tesei (Lega), Romizi (FI) risponde presidente
Proietti: “nei prossimi giorni si procederà con la richiesta di deroga al
Ministero”
(Acs) Perugia, 20 maggio 2025 – Nello spazio riservato al Question time
della seduta odierna del Consiglio regionale, i consiglieri Eleonora Pace
(FdI-primo firmatario), Donatella Tesei (Lega) e Andrea Romizi (FI) hanno
chiesto alla presidente della Giunta regionale Stefania Proietti gli
“Intendimenti della Regione in merito al percorso di riattivazione del
punto nascita dell’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto”. Nello
specifico hanno chiesto alla Presidente “come intende mantenere fede agli
impegni assunti durante il periodo della campagna elettorale riguardo la
riapertura del punto nascita dell’Ospedale San Matteo degli Infermi” e
“se sono previste azioni concrete per ripristinare il servizio, quali
eventualmente gli ostacoli da superare e come intende affrontarli”.
Illustrando l’atto in Aula, Pace si è augurata che “questa non sia una
delle promesse mirabolanti fatte in campagna elettorale. La sanità non può
essere uno slogan da campagna elettorale: è un diritto, e la sua difesa
richiede atti non promesse. In passato la Giunta Tesei più volte ha chiesto
la deroga che non è stata concessa. Il Ministero della Salute riceve
annualmente dalla Direzione regionale Salute e Welfare i flussi informativi
relativi ai punti nascita presenti sul territorio regionale dai quali ricava
le informazioni necessarie per le proprie valutazioni. La Regione Umbria sul
punto nascite di Spoleto ha portato avanti tutte le possibili iniziative
volte a mantenere attivo il servizio. Nonostante la documentazione prodotta e
le motivazioni espresse dalla Regione a sostegno della deroga, il Ministero
ha espresso parere negativo. In Umbria, diversi ospedali hanno visto la
chiusura del punto nascita a causa del numero insufficiente di parti annuali,
inferiore alla soglia minima di 500 stabilita dal Ministero della Salute. Nel
caso dell’ospedale di Spoleto il numero di nascite nel 2016 era di 542, nel
2019 era di 488, nel 2020, a causa della pandemia, le nascite erano diminuite
ulteriormente, con una previsione di circa 422 parti per l’intero anno. I
comitati civici di Spoleto hanno recentemente chiesto alla Presidente della
Regione Umbria il ritorno dell’Ostetricia e Ginecologia alla sua sede
originaria presso l’Ospedale San Matteo degli Infermi. In particolare,
oltre a chiedere il ripristino di alcuni servizi ospedalieri chiusi, tra cui
il punto nascita, si richiamano anche gli impegni presi dalla nuova Giunta
regionale, chiedendo coerenza e azioni concrete per il rilancio del nosocomio
di Spoleto”.
La presidente Proietti ha risposto che “confermo che nei prossimi giorni si
procederà con la richiesta al Ministero della Salute per la deroga del punto
nascita dell’ospedale di Spoleto, puntando sulle difficili condizioni
orogeografiche. Nella precedente richiesta fatta dall’assessore Coletto
questo aspetto non veniva sufficientemente sottolineato. La nostra richiesta
metterà in evidenza la possibilità di mantenere il punto nascita a Spoleto
e sarà corredata dall’analisi dei flussi delle partorienti. In virtù
della riorganizzazione delle reti cliniche e della situazione orogeografica
della Valnerina, già considerata area interna, credo che si possa ottenere
la deroga. In questo momento si stanno raccogliendo tutti gli elementi per
poter procedere con la richiesta che prevede un iter ben definito corredato
da tutta la documentazione richiesta compreso il parere del Comitato punto
nascita regionale, mentre l’ultima richiesta di deroga inviata al Ministero
è corredata della sola relazione della Usl Umbria2. Il nostro programma
elettorale puntava alla salvaguardia del sistema sanitario pubblico a difesa
dell’universalità e dell’equità di accesso, per garantire i livelli
essenziali di assistenza assicurando qualità e sicurezza delle cure per
recuperare il peggioramento della mobilità passiva e ridisegnando la rete
ospedaliera e la rete territoriale. Per questo la Direzione Salute è
impegnata nella definizione delle linee strategiche ed nella redazione del
Piano Socio-Sanitario regionale, che rappresenta lo strumento basilare della
programmazione. In assenza di un Psr si agisce con atti di Giunta per
specifici argomenti, come i singoli atti di programmazione adottati negli
anni passati, ma senza una cornice di programmazione complessiva che
configuri tutti gli aspetti con cui la regione assicura la tutela della
salute della popolazione rendendola armonica, sinergica, integrata nelle
competenze, universale, equa e solidale”.
Nella sua replica Pace ha detto che “solo oggi apprendiamo che la
presidente Proietti ha cambiato strumento: in campagna elettorale aveva detto
che avremmo riaperto il punto nascita di Spoleto usando la deroga per i
luoghi colpiti dal sisma. Poi qualcuno le deve aver fatto presente che questo
strumento non era stato rinnovato. Oggi si chiede la deroga per condizioni
orogeografiche difficili. Auspichiamo che lei riesca ad ottenerlo. Rimaniamo
in attesa di vedere gli sviluppi e monitoreremo la situazione”. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80223