
(AGENPARL) – Mon 19 May 2025 “Una conferma che la manifestazione comincia ad assumere una sua precisa identità e che l’atmosfera di festa e di riscoperta della cultura marittima coinvolge e richiama ogni anno sempre più appassionati”. Così Daniela Cavallaro, ideatrice e curatrice sia della mostra-mercato Classic Boat Show giunta alla terza edizione, che del 17esimo Yacht&Garden, esposizione e vendita dedicata al giardino mediterraneo, ha commentato la conclusione di questo doppio evento, tenutosi presso il porto turistico internazionale Marina Genova dal 16 al 18 maggio 2025. “Ringraziamo le oltre trenta imbarcazioni intervenute alla manifestazione, sia in acqua che in esposizione a terra, assistite dal nostro staff interno che ha provveduto a tutte le loro necessità”, ha aggiunto Giuseppe Pappalardo, amministratore delegato di Marina Genova (www.marinagenova.it ).
Quest’anno presso il Classic Boat Show è come fosse stata allestita una esposizione ultrasecolare di imbarcazioni che hanno fatto la storia dello yachting. Erano infatti presenti all’ormeggio e in banchina oltre 30 scafi a vela e a motore di lunghezza da 4 a oltre 50 metri, costruiti in legno, acciaio o vetroresina, varati tra il 1905 e gli anni 2000. Eccoli: Alisè (1963), Amore Mio (1964), Aria (1935), Armelea (1969), Barbara (1923), Begonia (1988), Brick II (1954), Coppelia (1951), Draumen (1984), Half Moon (1982), Il Penco (1968), Ilda (1946), Invader (1905), Lady Mary (1975), Lilli II (1953), Magim (1979), Malisy (1974), Melisande (1928), Pandora (1994), Paulena (1966), Penelope (1965), Red (1947), Seven Seas (2000), Silver Lass (1961), Stella Polare (1965), Till (1982), Tirrenia II (1914), Tulli (1960) e il motoryacht Tiky (1961). Presso il Sea You Pavilion e in banchina erano esposti il gozzo San Giuseppe del 1911, da sempre della famiglia genovese Michelini, il gozzo cornigiotto Giuliana del 1950 dell’Associazione Vela Tradizionale e il gozzo San Giacomo costruito dai fratelli Dagnino di Varazze nel 1962.
Grande partecipazione all’incontro di sabato pomeriggio presso il SeaYou Pavilion “Le Donne e il Mare – Storie di passione, competenza e sensibilità sociale”, organizzato nell’ambito dell’iniziativa “Il Verde e il Mare nell’Arte”. Il dibattito è stato moderato dalla ricercatrice in Design Navale e Nautico Giulia Zappia e dallo storico e giornalista Giovanni Panella, che avrebbe poi presentato il suo libro “Gozzi di Liguria” a bordo della goletta Pandora. Protagoniste le Donne e le loro storie legate alla costruzione navale (Belinda Joslin e Gaia Brojanigo di Women in boatbuilding), alla navigazione classica (Fanja Raffellini presidente di Vela Tradizionale), all’agonismo (Giovanna Valsecchi velista della Marina Militare), all’insegnamento della vela (Gaia Valle Direttore Sportivo dei Timonieri Sbandati), all’impegno nel sociale (Lucia Pozzo con le Falchette di AIRC e Licia Bologna fondatrice e già presidente di Vele Rosa), alla divulgazione specializzata (Annie Means giornalista marittima) e alla tecnologia e innovazione (Clelia Sessa velista e ingegnere meccatronico di Luna Rossa). Storie di passione e perseveranza, che hanno consentito di conquistare importanti obiettivi nei rispettivi settori della nautica tradizionale e moderna.
Venerdì sera, presso la Galleria Arte in Porto del Marina, allestita con le opere artistiche in metallo e ottone dei fratelli Francesco e Mauro Barone di Varese, si è svolto il cocktail di celebrazione per i 90 anni di Aria, l’8 Metri Stazza Internazionale dell’armatrice bolognese Serena Galvani, fondatrice di ARIE (Associazione Recupero Imbarcazioni d’Epoca). Tra gli intervenuti il presidente dello Yacht Club Italiano di Genova Carlo Cameli, dove Aria fa base, oltre a Roberto Costaguta, discendente dell’omonimo cantiere che nel 1935 la costruì a Genova Voltri. Aria, lunga poco più di 14 metri, è costruita in mogano, acacia e sitka spruce.
Ringraziamenti dal CEO Pappalardo anche alle numerose barche che quest’anno festeggiavano un compleanno speciale (Seven Seas, Lady Mary, Stella Polare, Penelope, Tulli e Invader), compresi i 90 anni di Marivela, lo Sport Velico della Marina Militare. A questo anniversario è stato dedicato un ensemble d’archi e piano eseguito a bordo di Tirrenia II da Bimbinbarca & Ragazzinbarca, un progetto dell’associazione Ars Sailing Team di Viareggio.
Presenti in banchina sia il Comando Subacquei Incursori della Marina che il Comando Forza Contromisure Mine, rappresentate dai Capitani di Vascello Giovanni Modugno di Comsubin e Luca Traversaro di Maricodrag. Il maestro d’ascia Roberto Guzzardi ha invece descritto i corsi di restauro per imbarcazioni tradizionali in legno e i laboratori di arte navale organizzati da Storie di Barche. Presente la Sezione della Lega Navale Italiana di Sestri Ponente, sempre attiva nel riproporre spaccati di marineria tradizionale. Non sono mancati gli acquerelli di barche d’epoca della pittrice genovese Emanuela Tenti, punto di riferimento artistico per gli armatori di vele d’epoca. Accanto a lei il noto fotografo di vela americano “naturalizzato toscano” James Robinson Taylor, che ha presentato per la prima volta l’archivio fotografico di Bert Richner, Maestro di foto di barche a vela scomparso nel 2022 a 89 anni.
Per celebrare i 90 anni di Marivela è stata esposta l’opera di Gloria Giuliano denominata “Perseveranza”, realizzata su uno spezzone di vela dismessa del Vespucci. L’installazione ha coinvolto il collettivo artistico The Spezziner, La Nave di Carta e il Cantiere della Memoria. L’esposizione comprendeva anche i quadri, realizzati anch’essi su vele del Vespucci, del Nostromo Adriano Gandino e alcuni modelli navali delle vele storiche della Marina. Altri pannelli raccontavano i lavori di progettazione degli allievi del corso di laurea in design navale e nautico dell’Università di Genova, così come un’altra mostra dell’Associazione Amici del Leudo descriveva la storia del leudo Nuovo Aiuto di Dio di base a Sestri Levante, che quest’anno compie 100 anni. Pluto è invece il nome del piccolo robot subacqueo esposto dal Nucleo Carabinieri Subacquei di Genova. Il doppio evento si conclude con lo slogan di sempre: “La nostra terra ha due respiri, uno è verde, l’altro è blu”.
INFORMAZIONI