
(AGENPARL) – Mon 19 May 2025 INSIEME
“È un onore portare il saluto della città di Piacenza a questa Assemblea,
che rappresenta un momento prezioso di confronto. Non solo per guardare ai
risultati raggiunti, ma soprattutto per condividere la rotta da seguire.
Perché senza una strategia condivisa, nessun territorio può crescere
davvero.
Le sfide che ci troviamo ad affrontare sono cruciali: dalla competitività
industriale alla transizione ecologica, dalla semplificazione della
burocrazia alla formazione.
Per non parlare del calo demografico
Sono sfide che richiedono una sinergia forte e reale tra istituzioni,
imprese e territori.
Lo dico con pragmatismo e chiarezza: se ci sono le imprese, c’è il lavoro.
E dove c’è lavoro, la comunità cresce: diritti e opportunità viaggiano
insieme, e aumentano il benessere, la coesione sociale e soprattutto la fiducia
nel futuro.
A Piacenza questo lo sappiamo bene. Abbiamo lavorato per creare le
condizioni affinché chi vuole investire trovi risposte.
Lo abbiamo fatto puntando sulla pianificazione strategica, sulla
semplificazione
amministrativa,
sulla digitalizzazione, ma soprattutto sul dialogo continuo con il tessuto
imprenditoriale.
Abbiamo attivato importanti percorsi di partenariato, a dimostrazione di
quanto crediamo che lo sviluppo del territorio non possa che passare dalla
collaborazione concreta tra Pubblica amministrazione e imprese.
Piacenza ha una posizione geografica favorevole, ma da sola non basta.
Attrarre investimenti è una responsabilità condivisa, e richiede una regia
condivisa tra Enti locali, Regione, Governo e mondo produttivo.
Ecco perché oggi, con rispetto ma con fermezza, dico che serve una
strategia nazionale per rendere attrattive le nostre città, in
particolare quelle
di media dimensione.
Perché sono proprio le città come la nostra che, oggi più che mai,
soffrono di una condizione particolare, quasi fossero in una sorta di terra
di mezzo: troppo grandi per certe agevolazioni, troppo piccole per certi
strumenti di cui solo le città metropolitane possono beneficiare.
Servono infrastrutture efficienti, incentivi stabili, risposte rapide,
certezza delle regole.
Dal nostro osservatorio, che è il più vicino al tessuto produttivo del
territorio, vediamo che gli imprenditori chiedono questo alle istituzioni.
E noi amministratori locali possiamo e vogliamo essere alleati.
Non ci tiriamo indietro: se ci vengono dati gli strumenti giusti, possiamo
fare molto.
A Piacenza lo dimostrano i progetti attivati con il PNRR, le collaborazioni con
il mondo della formazione, il lavoro di squadra che stiamo costruendo
giorno dopo giorno.
Perché la competitività di un territorio non è mai il risultato di un
singolo attore, ma il frutto di una strategia condivisa.
Attrarre investimenti non è solo una scelta economica: è una scelta politica,
culturale, sociale. È decidere di costruire futuro, dignità, occasioni per
le nuove generazioni.
È dire che sì, in Emilia-Romagna e in Italia, si può ancora investire,
crescere, innovare.
Insieme. Con coraggio, visione e – perché no – anche un po’ di sogno.
Perché, come scriveva Alda Merini,
“Il grado di libertà di un uomo si misura dall’intensità dei suoi sogni.”
E noi vogliamo essere liberi di sognare un’Italia che investe, lavora e
cresce.
Tutta. Nessuno escluso”
Katia Tarasconi