
(AGENPARL) – Mon 19 May 2025 [image: image.png]
*COMUNICATO STAMPA*
*Coniglio ANAFePC: “Aggressioni in sanità problema sociale: anche in
Sicilia serve il “Caring Nurse” che si prende cura dei parenti nei pronto
soccorso”.*
“Una figura già sperimentata durante la pandemia all’ospedale Niguarda e
agli Ospedali San Carlo e San Paolo di *Milano* e da quest’anno attivata
anche in *Calabria* – esordisce Calogero Coniglio Presidente dell’ ANAFePC
Accademia Nazionale per l’Alta Formazione e Promozione della Cultura – si
chiama “Caring Nurse” ed è stata introdotta per la prima volta in Italia in
Lombardia. Con ottimi risultati per quanto riguarda la *riduzione dello
stress dei pazienti*, dei *familiari* e del personale sanitario nonché
la *riduzione
delle aggressioni subite dagli operatori sanitari*”.
“È una figura che aiuta a ridurre ansia e senso di frustrazione dei
parenti, a intercettare eventuali fragilità – continua Coniglio – e secondo
gli studi, fa diminuire episodi di aggressione fisica e verbale contro gli
operatori sanitari. Una figura che si occupa dei pazienti che necessitano
di assistenza sanitaria soggetti a un’*attesa delicata, che spesso dura
molte ore. *E lo stesso avviene per i familiari o accompagnatori”.
“*Un infermiere esclusivamente dedicato all’accoglienza, comunicazione e
relazione paziente, familiari o accompagnatori* che attendono nei pronto
soccorso. Una figura che *umanizza* un luogo spesso fonte di alta tensione,
personale sanitario selezionato per capacità empatiche e comunicative, che
conosce le dinamiche e i tempi del servizio di emergenza e urgenza, in
grado di intercettare esigenze particolari dei pazienti – continua Coniglio
– l’uso dei volontari senza preparazione specifica è risultato inefficace”.
Subito dopo il triage, il suo compito è quello di garantire al familiare in
sala di attesa un *costante aggiornamento sul percorso clinico e sulle
condizioni di salute* del proprio caro, quali esami di laboratorio e
strumentali ha già fatto e dovrà fare, se è stato visitato, se deve subito
interventi chirurgici, se è in attesa di una consulenza specialistica, se
ha iniziato la terapia, ecc.
“La letteratura scientifica conferma che quando il parente viene aggiornato
costantemente sul percorso del paziente all’interno del pronto soccorso,
affronta l’attesa in modo migliore – continua Maurizio Cirignotta Vice
Presidente ANAFePC – lo stesso dicasi per il paziente in attesa, che ha
svariate necessità. Necessità a cui *non sempre possono far fronte i
medici, infermieri e oss, impegnati nelle visite e nell’assistenza *nel
pronto soccorso”.
I primi *sondaggi *effettuati tramite questionario anonimo su pazienti,
parenti e medici dei pronto soccorso hanno dato le conferme sulla validità
dell’iniziativa per quanto riguarda la gestione dell’attesa. L’80% degli
intervistati ha affermato di essere soddisfatto dell’iniziativa. Tra i
principali risultati clinici raggiunti, la diminuzione dell’ansia e della
preoccupazione dei familiari in attesa e una migliore possibilità di
concentrazione del personale sanitario. Migliore possibilità di
concentrazione del personale sanitario e calo di aggressioni a medici,
infermieri e oss. *Gli episodi di aggressione nei confronti del personale
sanitario sono diminuiti del 36%*. Il “Caring nurse” può agevolare e
ottimizzare l’efficienza del pronto soccorso e non può che far aumentare il
rispetto verso gli operatori sanitari.
“E’ noto in tutto il paese che nei pronto soccorso emerge una grave carenza
di comunicazione tra parenti e personale sanitario, per lungo tempo le
persone sostano fuori, in attesa di ricevere notizie e scaturiscono
purtroppo aggressioni al personale sanitario, non ultima la recente*
aggressione
al medico avvenuta al Civico di Palermo e i casi di malasanità *riportati
sulla stampa – afferma Coniglio – auspico che questa figura innovativa
possa essere introdotta al più presto in Sicilia dall’Assessore regionale
alla Salute Daniela Faraoni anche nei pronti soccorso della nostra regione,
appunto in vista della rimodulazione della rete ospedaliera, un’occasione
che non possiamo perdere” – prosegue Coniglio”.
“Riteniamo che la presenza del *posto di polizia nei pronto soccorso* resta
una priorità per tutelare il personale sanitario dalle aggressioni e per
garantire un ambiente sicuro, funge da deterrente e offre un supporto
immediato in caso di necessità. Un ambiente sicuro contribuisce a
migliorare la qualità delle cure e a garantire il benessere dei pazienti e
degli operatori sanitari, che possono contare sulla presenza di forze
dell’ordine – conclude Coniglio – *ma si può fare di più, si può ancora
migliorare la comunicazione con i cittadini”.*
“Differentemente dalle altre regioni d’Italia la *politica in Sicilia* non
migliora e non valorizza i rapporti con tutti i *soggetti culturali *e in
primis con* l’associazionismo* il quale *rappresenta *gli *interessi dei
cittadini* portando le loro esigenze alle istituzioni pubbliche,
contribuisce alla creazione di posti di lavoro, promuove una cittadinanza
attiva, contribuisce a contrastare fenomeni di degrado ambientale,
culturale, economico e sociale. Considerato che l’*Istat *ha rilevato
una *maggiore
distanza dalla politica nel Mezzogiorno rispetto al Nord e al Centro* esorto
gli esponenti politici siciliani a considerare attentamente il ruolo
fondamentale dell’associazionismo che stimola la partecipazione dei
cittadini alla vita pubblica, rendendoli più attivi e coinvolti nella presa
di decisioni che li riguardano” – conclude Coniglio.
Catania, 19 maggio 2025
*”Con preghiera di pubblicazione”.*
*Auspicando possa essere di Vostro interesse ringrazio per l’attenzione e