
Nel segno della continuità e con uno sguardo lucido verso il futuro del Rito, Andrea Roselli, appena designato Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato, si rivolge ai Fratelli Scozzesi con parole intense e vibranti. Un messaggio a cuore aperto, scritto nel ritorno verso Firenze, in cui richiama l’importanza del lavoro iniziatico, rende omaggio al predecessore Giulio Nigro e riconosce il valore dell’accordo raggiunto con il Gran Maestro Fabio Venzi. Lucido nel richiamo all’autenticità, alla sobrietà dei titoli, al rigore morale e alla necessità di unità concreta, Roselli traccia già la linea per il cammino futuro del Corpo Rituale: senza ipocrisie, con consapevolezza e determinazione.
Carissimi Fratelli Scozzesi,
stendo a caldo queste note nel rientrare a casa, a Firenze, dopo essere stato designato quale Vostro Sovrano.
Le campagne di verdi olive alla mia destra, simbolo del costante lavoro iniziatico, mi inducono a rendere omaggio al mio predecessore, Giulio Nigro, che ha saputo resistere a sirene sibilanti e a portarci ad uno storico accordo con Fabio Venzi, il Gran Maestro che ha voluto vincere ogni “particulare” per vivificare l’ideale massonico e scozzese.
Noi non siamo i migliori ma non siamo certamente i peggiori: a noi non interessano titoli desueti se non hanno contenuti.
Mi è stato chiesto (ed è bene parlarsi chiaro) di chi si è assonnato nel nostro Corpo Rituale: non si fanno ora i calcoli: né in negativo né in positivo: so su chi posso contare e per ora mi basta.
Molte ipocrisie sono state svelate: in cuor mio ringrazio il GADU per pormi (ancora una volta) di fronte al quesito della Sfinge e ad Edipo: la nostra virilità è prima mentale e poi fisica.
Ed è venuta l’ora di comprendere – amaramente – che non è vero che ogni nostro gesto ha chissà quali nobili principi sottostanti: spesso è solo un tornaconto mascherato, da cui un vero scozzese rifugge ed a cui si rivolge un interessato profanamente.
Accetto sin da ora qualunque ombra con cui mi si vorrà ”mascariare“: ognuno sarà profeta delle mancanze che intuisce in se stesso e che addossa agli altri.
Per ora grazie, Fratelli Scozzesi, e tra qualche giorno avremo modo di sentirci meglio e di confrontarci sul NOSTRO futuro: preparatemi le vostre proposte per una possibile riunione telematica.
Per fortuna, il nostro tessuto è ancora integro e su di esso potremo continuare ad operare.
Con il TFSR
Andrea Roselli
