
(AGENPARL) – Sat 17 May 2025 PRESENTAZIONE (AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO) DEL VOLUME “VOCI DELLA RIBELLIONE” PROMOSSO DAL CONSIGLIO REGIONALE. FILIPPO MANCUSO: “IMPORTANTE L’INVESTIMENTO IN CULTURA, TRADIZIONI E SAPERI”.
“La Calabria è una terra che ha saputo produrre pensiero e cultura, ma spesso ha dimenticato o trascurato i suoi stessi intellettuali. Con questo volume si è voluto contribuire a restituire voce e dignità a chi ha saputo ribellarsi all’emarginazione e all’indifferenza”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, intervenendo al Salone Internazionale del Libro di Torino in occasione della presentazione del terzo volume “Voci della ribellione” dedicato agli scrittori Vincenzo Padula, Leonida Repaci, Lorenzo Calogero, Fortunato Seminara e Franco Costabile, con i contributi specialistici di Aldo Maria Morace, Carmine Chiodo, Giusy Staropoli Calafati, Natale Pace e Giovanni Mazzei.
Il volume (edito da CineSud), arricchito dalle immagini del fotografo Pino Bertelli, è parte della collana “Terzo Regno”, il progetto editoriale promosso dal Consiglio regionale e presentato, anche quest’anno, nel contesto di uno dei più importanti appuntamenti culturali del Paese.
Ha aggiunto Mancuso: “Questo progetto editoriale, che mira a far conoscere filosofi e scrittori calabresi di levatura internazionale che hanno scelto di denunciare, raccontare e resistere, è per noi un atto di responsabilità istituzionale. Dobbiamo riconoscere e valorizzare chi, attraverso la scrittura, ha rappresentato le contraddizioni e le potenzialità della Calabria, senza timore di esporsi, pagando talvolta anche un prezzo personale altissimo”.
Nel corso del suo intervento (alla tavola rotonda ha preso parte anche l’assessore regionale alla cultura Caterina Capponi) il presidente Mancuso ha sottolineato: “Credo che la Calabria possieda una risorsa culturale preziosa, ma spesso figure di spicco del passato e del presente non hanno ricevuto il sostegno necessario, anche a causa della natura estemporanea di molte iniziative che si esauriscono all’istante, perché scollegate o fin qui non adeguatamente sostenute dalle istituzioni. È invece fondamentale puntare, come sta facendo la Regione, su progetti predisposti con competenze e capacità e in grado di lasciare un impatto reale e duraturo. Ritengo che progetti editoriali come ‘Voci della ribellione’ rappresentino un esempio concreto di un impegno che deve essere costante e prolungato nel tempo. Solo così potremo davvero fare la differenza, raggiungendo anche le nuove generazioni e fornendo loro gli strumenti per dotarsi di una coscienza critica indispensabile per l’esercizio della cittadinanza attiva. Una divulgazione culturale che parli il linguaggio del nostro tempo può potenziare l’identità dei nostri territori ricchi di tradizioni e saperi diffusi e può contribuire, in modo determinante, al cambiamento che auspichiamo. Una cultura viva è la base per la crescita anche economica della nostra terra”.