
(AGENPARL) – Fri 16 May 2025 La Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale lanciata dal WASSH – World Action on Salt, Sugar and Health – si svolge quest’anno tra il 12 e il 18 maggio. Il tema del 2025 è richiamare l’attenzione sulla necessità di proseguire con incessante impegno nello sforzo di ridurre il contenuto di sale della dieta.
La SC Igiene degli Alimenti e nutrizione (IAN) dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo ha tra i suoi scopi preventivi quello di promuovere abitudini alimentari sani per tutte le fasce di popolazione ed educare sui rischi connessi all’eccessivo uso di sale.
Le azioni informative e comunicative sono in stretto collegamento con la Rete TaRSiN (Tavolo Regionale sulla Salute e l’Innovazione Nutrizionale), l’organismo regionale che si occupa di nutrizione preventiva e clinica in Lombardia.
I dati: consumo di sale in Italia
Il consumo medio di sale pro-capite è di circa 9 grammi al giorno, quasi il doppio rispetto alla quantità massima raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per gli adulti (5 g/die). Per i bambini e gli over 60, le soglie sono ancora più basse (fino a 1,8 g/die per i più piccoli e 4 g/die per gli anziani).
Le fonti nascoste di sale
Oltre al sale aggiunto alle pietanze durante la preparazione dei pasti bisogna considerare l’apporto di sodio proveniente dai singoli alimenti che contengono sale nascosto, tra cui
[cid:35b647a8-8e13-446e-9fbf-d7b8d9c037b9]
L’elevato consumo di sale è associato a un più alto rischio di ictus cerebrale e a una più precoce mortalità cardiovascolare. Numerose meta-analisi di studi randomizzati e controllati hanno confermato l’effetto benefico della riduzione dell’apporto alimentare di sodio per
1) abbassare la pressione arteriosa e diminuire l’insorgenza di infarto e ictus
2) migliorare la funzionalità del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni
3) aumentare la resistenza delle ossa
E’ importante sottolineare come sia possibile ridurre progressivamente l’apporto di sale quotidiano:
meno sale in 5 mosse!
I consigli in occasione della Settimana Mondiale per limitare al massimo il consumo di sale sono:
1. Al supermercato, controllare le etichette e scegliere gli alimenti con meno sale aggiunto (meglio se contenenti meno di 0,3 g di sale per 100 g di prodotto);
2. In cucina insaporire i piatti facendo uso di erbe e spezie in sostituzione del sale e allontanare la saliera da tavola;
3. Limitare l’acquisto di alimenti pronti al consumo e preferire i prodotti freschi,
4. Scolare e risciacquare accuratamente verdure e legumi in scatola prima di consumarli, preferendo quando è possibile alimenti freschi;
5. Cucinare la pasta, la verdura e i legumi con sempre meno sale e insaporirli in modo diverso e originale. Limitare i condimenti contenenti molto sale quale ad esempio il dado per brodo
[cid:2ce509f4-de14-4a0a-91de-76b06aa4e0e7]
N.B. per i bambini fino ai tre anni è opportuno non prevedere l’utilizzo di sale durante la cottura e preparazione dei cibi.
1 cucchiaio da minestra contiene circa g 10 di sale da cucina
1 cucchiaino da caffè contiene circa g 5
di sale da cucina
[cid:a9d170dc-da86-4128-a3fa-0e42162ba7e9]
“L’elevato consumo di sale è associato a un più alto rischio di ictus cerebrale e a una più precoce mortalità cardiovascolare. Numerose ricerche hanno confermato l’effetto benefico della riduzione dell’apporto alimentare di sodio sulla pressione arteriosa e nel prevenire l’ipertensione -commenta la dr.ssa Rossella Lamera, Responsabile della Struttura Nutrizione di ATS Bergamo”.
Carlo Zulianello
Area Comunicazione e Relazioni Esterne
-Addetto Stampa-
ATS Bergamo
Via Gallicciolli, 4
Seguici sui Social!
[ATS logo]