
(AGENPARL) – Fri 16 May 2025 “L’odio non restituirà ai palestinesi la pace e la libertà. Quanto accaduto
a Torino rappresenta un gravissimo episodio di intolleranza antisemita e di
censura violenta, che nulla ha a che vedere con il diritto costituzionale
alla manifestazione del pensiero. Un incontro che doveva essere dedicato
alla cultura, al dialogo e al diritto allo studio è stato trasformato in
una vera e propria spedizione punitiva, fatta di minacce, sputi, insulti e
spintoni. Un’aggressione culminata nel gesto simbolicamente violentissimo
di strappare le spille con i volti degli ostaggi israeliani ancora nelle
mani di Hamas dal 7 ottobre. Di fronte a questo, l’unica scelta possibile è
stata l’annullamento dell’evento da parte della Questura. È importante
dirlo chiaramente: non siamo di fronte all’esercizio di una libertà, ma
alla sua negazione. A un atto antidemocratico, ispirato da odio e
intolleranza, che assume tratti inconfondibili di antisemitismo. Non è la
prima volta, e purtroppo non sarà l’ultima, che gruppi organizzati
utilizzano la forza e la paura come strumenti di lotta politica. Ma così
facendo tradiscono proprio quei valori di libertà, giustizia e umanità che
affermano di voler difendere.
Chi condanna la condotta del governo israeliano a Gaza ha il diritto e il
dovere di farlo nelle forme previste dalla democrazia: nel dibattito, nelle
piazze, nella politica. Ma quando l’indignazione diventa odio verso gli
ebrei, quando si invoca la distruzione dello Stato di Israele, quando si
usa la violenza per impedire il confronto, allora si è già oltre la
critica. Si è già dentro l’antisemitismo.
E l’antisemitismo non aiuta la causa palestinese. La danneggia, la svuota,
la isola. Non costruisce alcuna pace, non apre alcun dialogo, non
restituisce alcuna libertà. Chi cerca giustizia non ha bisogno dell’odio.”
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*Francesco Rosati*
Responsabile stampa Radicali Italiani
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