
(AGENPARL) – Thu 15 May 2025 Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro
Gruppo di Milano
I Carabinieri del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Milano hanno dato esecuzione ad un decreto di
“amministrazione giudiziaria” emesso dal Tribunale di Milano – Sez. Misure di Prevenzione su richiesta
della Procura della Repubblica di Milano a carico di una azienda operante nel settore dell’alta moda in
quanto sarebbe ritenuta incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito
del ciclo produttivo non avendo messo in atto misure idonee alla verifica delle reali condizioni lavorative
ovvero delle capacità tecniche delle aziende appaltatrici tanto da agevolare (colposamente) soggetti
raggiunti da corposi elementi probatori in ordine al delitto di caporalato.
In tale contesto, si è potuto accertare che la casa di moda affidi, attraverso una società in house la
creazione, produzione e vendita delle collezioni di moda e accessori, mediante un contratto di fornitura,
l’intera produzione di parte della collezione di borse e accessori a società terze, con completa
esternalizzazione dei processi produttivi.
L’azienda committente provvede unicamente alla prototipazione dei manufatti mentre per la
riproduzione su scala industriale può competere sul mercato solo esternalizzando le commesse ad opifici
gestiti da cittadini cinesi, i quali anche mediante il ricorso a sub appalti non autorizzati riescono ad
abbattere i costi ricorrendo al sistematico impiego di manodopera irregolare e clandestina in condizioni
di sfruttamento.
Tale sistema consente di realizzare una massimizzazione dei profitti inducendo l’opificio cinese che
produce effettivamente i manufatti ad abbattere i costi da lavoro (contributivi, assicurativi e imposte dirette)
facendo ricorso a manovalanza “in nero” e clandestina, non osservando le norme relative alla salute e
sicurezza sui luoghi di lavoro nonché non rispettando i Contratti Collettivi Nazionali Lavoro di settore
riguardo retribuzioni della manodopera, orari di lavoro, pause e ferie.
Nel caso di specie, che si pone in continuità rispetto ad analoghi provvedimenti notificati ad altre aziende
di alta moda nei mesi precedenti, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Milano, a partire da
marzo 2024, hanno effettuato accertamenti sulle modalità di produzione, confezionamento e
commercializzazione dei capi di alta moda procedendo al controllo dei soggetti affidatari delle forniture,
dei sub affidatari non autorizzati costituiti esclusivamente da opifici gestiti da cittadini cinesi nelle
province di Milano e Monza e Brianza e di ben 3 ulteriori società “ombra” (prive di lavoratori) costituite ad
hoc per effettuare una produzione occulta (nel senso che effettuerebbero una produzione solo cartolare
emettendo anche le relative fatture a favore della committenza ma di fatto sub affidando le lavorazioni con lo scopo
di ostacolare i controlli degli organi di PG e di vigilanza). Pertanto è stata individuata anche una fatturazione
per operazioni inesistenti a carico delle ditte sub-appaltatrice.
In particolare, sono stati controllati N.7 opifici tutti risultati irregolari nei quali sono stati identificati 67
lavoratori di cui 9 occupati in nero di cui 3 clandestini sul territorio nazionale. Negli stabilimenti di
produzione effettiva è stato riscontrato che la lavorazione avveniva in condizione di sfruttamento
(pagamento sotto soglia, orario di lavoro non conforme, ambienti di lavoro insalubri ecc.), in presenza di gravi
violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (omessa sorveglianza sanitaria, omessa formazione e
informazione ecc.) nonché ospitando la manodopera in dormitori realizzati abusivamente ed in
condizioni igienico sanitarie sotto minimo etico.
Sono stati deferiti in stato di libertà a vario titolo per caporalato e altro N. 7 titolari di aziende di diritto
o di fatto di origine cinese nonché 3 persone non in regola con la permanenza e il soggiorno sul territorio
nazionale.
Infine sono state comminate ammende pari a 286.000 euro e sanzioni amministrative pari a 35.000 euro.
Si evidenzia che il procedimento penale per caporalato si trova nella fase delle indagini preliminari e che
le responsabilità in merito saranno definitivamente accertate solo ove intervenga una sentenza
irrevocabile di condanna.
Milano, 15 maggio 2025
Comando Carabinieri per la “Tutela del Lavoro”
Gruppo di Milano