
In risposta alla presunta uccisione del controverso leader del Support and Stability Apparatus (SSA), Abdelghani Ghnewa Al-Kikly, il primo ministro libico Abd Alhamid Aldabaiba ha annunciato una serie di decreti per la riorganizzazione del settore della sicurezza e l’imposizione del controllo statale sulle forze armate.
In un comunicato ufficiale, Aldabaiba ha dichiarato che i provvedimenti sono “decisivi nell’ambito delle misure volte a imporre il prestigio dello Stato ed estendere lo stato di diritto”. Il pacchetto di decreti include:
- Il trasferimento del controllo della Guardia degli Stabilimenti Petroliferi (PFG) al Ministero degli Interni;
- La soppressione del Dipartimento Operazioni e Sicurezza Giudiziaria all’interno della struttura della Polizia Giudiziaria;
- L’istituzione di un comitato speciale presieduto dal ministro dell’Interno ad interim Imad Trabelsi per monitorare la situazione nelle carceri e nei centri di detenzione.
Il comitato avrà accesso a tutte le strutture detentive del Paese e dovrà relazionare direttamente al primo ministro entro sette giorni. I suoi compiti includeranno il controllo della legalità delle detenzioni e la verifica dell’esecuzione degli ordini giudiziari.
“Non c’è più spazio per il caos o gli abusi. I compiti di sicurezza saranno affidati esclusivamente alle istituzioni statutarie dello Stato”, ha affermato Aldabaiba, sottolineando la fine del tempo delle milizie e dei servizi di sicurezza paralleli.
Vertice di emergenza sulla sicurezza
Il premier ha convocato una riunione straordinaria presso il suo ufficio alla presenza del ministro dell’Interno, del sottosegretario alla Difesa, del direttore dell’intelligence militare e del comandante della Brigata 444. Durante l’incontro si è discusso dell’implementazione del piano per la sicurezza della capitale, già avviato in seguito agli scontri tra milizie e forze regolari.
Aldabaiba ha ribadito che tutte le installazioni militari devono ricadere sotto il controllo del Ministero della Difesa e che nessuna entità armata potrà operare al di fuori di questo quadro istituzionale. Il ritorno alla disciplina militare e statale è, secondo il premier, “fondamentale per ripristinare la fiducia nello Stato”.
Cambio al vertice della sicurezza interna
In un altro decreto rilevante, Aldabaiba ha annunciato la nomina di Mustafa Ali Al-Wahishi a nuovo capo dell’Agenzia per la Sicurezza Interna (ISA), sostituendo Lufti Al-Harari, considerato vicino a Ghnewa Kikly e fuggito o nascosto dopo la sua presunta uccisione.
Al-Wahishi, originario di Zintan, ha una lunga esperienza nei servizi di intelligence e sicurezza economica. Fu rapito nel 2024 a Tripoli e poi rilasciato grazie a pressioni politiche.
Con questa riorganizzazione e la nomina di figure chiave, Aldabaiba intende consolidare il controllo dello Stato e rafforzare l’autorità delle istituzioni legittime, ponendo fine al potere parallelo delle milizie che per anni hanno dominato lo scenario della sicurezza in Libia.
