
(AGENPARL) – Fri 09 May 2025 Nota di Luca Simonetti (M5s)
(Acs) Perugia, 9 maggio 2025 – “La Presidente della Regione Umbria Stefania
Proietti e la Direttrice della Direzione Salute e Welfare Donatella Donetti
hanno presentato ieri alla maggioranza l’ossatura di quello che sarà il
nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale. Un momento atteso da anni, che segna
l’inizio di un percorso profondo di rinnovamento, capace di dare finalmente
un’anima alla sanità pubblica umbra dopo oltre quindici anni di assenza di
una programmazione strutturata”: lo afferma il capogruppo del Movimento 5
stelle, Luca Simonetti, presidente della Commissione Sanità e Sociale
dell’Assemblea legislativa.
“L’ultimo Piano Sanitario – prosegue – risale infatti al 2009. Da allora,
il mondo è cambiato, la popolazione è invecchiata, le disuguaglianze si
sono aggravate, e la sanità pubblica ha dovuto affrontare emergenze continue
senza un vero strumento di guida. È proprio questa assenza a costringerci,
nei primi mesi del nostro insediamento, a varare una manovra fiscale
straordinaria: una scelta necessaria e responsabile per mettere in sicurezza
il sistema sanitario regionale e garantire il diritto alla cura per tutte e
tutti. Una bozza di piano era stata predisposta negli anni scorsi dalla
precedente amministrazione di centrodestra, ma non ha mai visto la luce. Una
fortuna, per certi versi: in quel documento erano stati ignorati persino
ambiti fondamentali come la salute mentale. Oggi, invece, scegliamo una
strada diversa, fondata sull’ascolto, sulla responsabilità e sulla
visione”.
“In questi mesi – ricorda Simonetti – abbiamo ascoltato centinaia di
cittadini, comitati, associazioni, professionisti sanitari e amministratori
locali. Da questo confronto sono emerse domande, richieste e proposte, molte
delle quali troveranno risposta proprio dentro il nuovo Piano Socio-Sanitario
Regionale. Perché non può esserci riforma reale senza partecipazione. Non
può esserci salute senza comunità. Al centro del nostro piano mettiamo la
dignità della persona. La salute non è solo assenza di malattia: è
equilibrio fisico, mentale, sociale e ambientale. Per questo puntiamo su
prevenzione, medicina territoriale, prossimità, rafforzamento
dell’integrazione sociosanitaria e sul riconoscimento del legame tra
ambiente e salute. Viviamo in una regione che paga un prezzo altissimo
all’inquinamento, soprattutto in alcune aree: questo impatto non può più
essere ignorato. Vogliamo una sanità pubblica che torni ad essere
accessibile, umana, capace di prendersi cura. Una sanità dove chi lavora sia
valorizzato, formato e sostenuto. Una sanità che non lasci indietro nessuno:
né chi vive nelle aree interne, né chi ha una disabilità, né chi affronta
un percorso di salute mentale o di dipendenza”.
“Negli ultimi anni – continua – la debolezza della politica ha lasciato
troppo spazio all’espansione incontrollata della sanità privata. Oggi,
ogni cittadino e cittadina dell’Umbria si trova spesso costretto a pagare
un prezzo salato per potersi curare. Questa deriva va fermata. La sanità è
un bene comune e il nostro compito è quello di riportarla al centro delle
politiche pubbliche. Il Piano nasce già come Piano Socio-Sanitario, e questo
è un passaggio cruciale. L’integrazione sociosanitaria – ovvero la presa
in carico unitaria dei bisogni sanitari e sociali delle persone, attraverso
un sistema coordinato e continuativo – sarà uno dei pilastri fondamentali.
Così come lo saranno le innovazioni introdotte dalla Legge Regionale 62, che
punta su progetti di vita personalizzati, partecipazione e centralità delle
persone nei percorsi di cura e autonomia. La Terza Commissione, che ho
l’onore di presiedere, sarà uno strumento di confronto aperto e
trasparente, a disposizione non solo dei commissari di maggioranza e
opposizione, ma anche di tutti coloro che, con competenza, esperienza o
spirito civico, vorranno contribuire a questo percorso. Perché questo piano
non è il piano di una parte, ma di una Regione che vuole prendersi cura di
sé stessa. L’Umbria – conclude Simonetti – ha bisogno di un nuovo
orizzonte di giustizia sanitaria. E noi abbiamo il dovere e l’ambizione di
costruirlo insieme”. RED/PG
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80172