
(AGENPARL) – Thu 08 May 2025 (ACON) Trieste, 8 mag – “Il Piano triennale dell’offerta
formativa non ? solo un documento tecnico: ? la fotografia di un
sistema regionale che funziona, che dialoga con le scuole,
valorizza le autonomie e investe su una visione educativa ampia.
L’educazione non ? competenza esclusiva della Regione, ma il
Consiglio ha sostenuto con convinzione un percorso che mette a
disposizione risorse, strumenti e un confronto continuo con il
mondo scolastico”.
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del gruppo
Fedriga presidente Carlo Bolzonello che oggi, in aula durante la
seduta della VI Commissione, ha preso la parola in occasione
dell’approvazione del parere 49 sulla deliberazione della Giunta
regionale 529/2025.
“Con la riscrittura della legge 13 – prosegue Bolzonello – ?
stato ridefinito il modo in cui la Regione collabora con il mondo
scolastico, passando da 2 a 10 milioni di euro strutturali nel
triennio. Non ci sono imposizioni ma opportunit?: basti pensare
ai 5 milioni e 800 mila euro per doposcuola e centri estivi, agli
interventi per la disabilit?, al lavoro sulla sicurezza nei
luoghi di lavoro. L’educazione non appartiene a un solo soggetto
e questo piano triennale non si pu? leggere da solo: ? parte di
un sistema integrato, che si regge su una serie di azioni
congiunte, dalla sanit? al patrimonio, dal lavoro alle politiche
educative. ? un sistema che si muove intorno e arricchisce la
scuola, senza frammentazioni, nella logica della
multidisciplinariet?”.
“In Friuli Venezia Giulia – sottolinea il presidente della III
Commissione – non si ragiona pi? per silos, ma si lavora in rete
tra scuola, salute, comunit? e territorio. Non possiamo pensare
che questo piano sia isolato dal resto della formazione o
disgiunto dal mondo del lavoro e delle famiglie. Dietro questo
documento c’? un pensiero chiaro su dove vogliamo portare le
nuove generazioni: verso competenze vere, richieste da un tessuto
produttivo che cerca figure specializzate, non improvvisate”.
“? una visione che guarda oltre i confini del Friuli Venezia
Giulia, senza chiudere i giovani, ma offrendogli radici solide e
orizzonti larghi”, conclude la nota.
ACON/COM/mv
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