
Chiuse le indagini per diffamazione aggravata contro due sindacalisti militari, colti sul fatto mentre cercavano di screditare il presidente del primo sindacato dell’ Esercito ITAMIL ESERCITO Sandro Frattalemi. La frase shock secondo le trascrizioni “Azzoppare” Foti e Frattalemi con l’aiuto dell’ onorevole…
La Segreteria Generale e la Presidenza Nazionale dell’Associazione Sindacale “Itamil” dell’Esercito Italiano rendono noto che, in data recente, la Procura Militare di Napoli ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di due esponenti di un’organizzazione sindacale militare non rappresentativa dell’Esercito Italiano.
L’indagine, ipotizza il reato di diffamazione militare pluriaggravata, che sarebbe stato commesso mediante l’invio di email anonime a numerosi indirizzi istituzionali, con l’intento di ledere l’onorabilità del Presidente Nazionale di Itamil, Sandro Frattalemi, militare di indubbia e specchiata moralità, cui va la piena solidarietà della Presidenza Nazionale, del Segretario Generale e di tutti gli iscritti a Itamil.
Il procedimento è seguito, nell’interesse del Presidente e dell’organizzazione, dall’avvocato Nino Giallombardo del foro di Palermo, che già in passato ha difeso con successo i vertici e gli iscritti di Itamil.
Dalla documentazione agli atti del procedimento emergono profili che suscitano seria preoccupazione sul piano sindacale e istituzionale. In particolare, le indagini evidenziano uno scenario che, al di là delle responsabilità individuali che saranno accertate nelle competenti sedi giudiziarie, configura un tentativo sistematico di delegittimazione del Presidente Frattalemi e, più in generale, dell’intera organizzazione Itamil.
Infatti, numerose conversazioni rinvenute su applicazioni di messaggistica istantanea fanno riferimento a un disegno più ampio, in cui si prospetta l’obiettivo di “azzoppare” i vertici dell’associazione. In alcune di queste conversazioni si allude anche al presunto appoggio politico di esponenti parlamentari e locali della maggioranza di governo – soggetti, è doveroso precisarlo, estranei al procedimento penale in corso – per sostenere tali iniziative.
In tale contesto, è stato conferito mandato all’avvocato Giallombardo, in collaborazione con l’ufficio legale dell’associazione, di valutare l’eventuale sussistenza dei presupposti per intraprendere ulteriori azioni, sia in sede penale che civile, a tutela dell’immagine di Itamil e del libertà sindacale.
Pur rinnovando la propria piena fiducia nella giustizia militare, Itamil sottolinea con fermezza che, al di là degli esiti giudiziari, l’eventuale esistenza di condotte ispirate a logiche di sabotaggio sindacale rappresenterebbe un fatto grave e incompatibile con i principi di correttezza e lealtà che devono ispirare ogni forma di rappresentanza militare.
Nell’ultimo anno, il Segretario Generale Foti è stato oggetto di ripetuti attacchi mediatici e disciplinari, specie in concomitanza delle delicate trattative sul rinnovo contrattuale 2022-2024. Itamil non si è lasciata intimidire allora e non lo farà oggi. Al contrario, continuerà con determinazione a portare avanti le proprie battaglie per i diritti dei militari e per l’effettivo esercizio della libertà sindacale, costituzionalmente tutelata.