
(AGENPARL) – Sat 03 May 2025 Eurostat 2024, Barbera (Prc): “Un’europa più povera e più armata. Il
fallimento delle classi dirigenti neoliberiste è sotto gli occhi di tutti”
“I dati pubblicati da Eurostat nel rapporto 2024 “Living conditions in
Europe – poverty and social exclusion” confermano ciò che denunciamo da
anni: l’Unione Europea è un continente in cui milioni di persone vengono
abbandonate alla povertà e all’esclusione sociale, mentre le risorse
pubbliche vengono dirottate verso il riarmo e gli interessi delle élite
economiche. Nel 2024, oltre 93,3 milioni di persone, pari al 21% della
popolazione dell’UE, risultavano a rischio di povertà o esclusione sociale.
In Italia la situazione è ancora più drammatica: 13,52 milioni di persone,
pari al 23,1%, vivono in condizioni di disagio economico. Minori, giovani,
donne e lavoratori precari sono le principali vittime di un sistema che
produce sistematicamente diseguaglianza e insicurezza. A fronte di questo
scenario, le classi dirigenti europee – complici anche i governi italiani
che si sono succeduti negli anni – non solo non mettono in campo politiche
efficaci di contrasto alla povertà, ma proseguono con un’agenda
neoliberista fatta di austerità, tagli allo Stato sociale, privatizzazioni
e precarizzazione del lavoro. Come se non bastasse, l’Unione Europea ha
scelto di imboccare la strada del riarmo permanente, con l’aumento delle
spese militari, la produzione di armi e il finanziamento dell’industria
bellica. Le stesse istituzioni che negano risorse per il welfare, trovano
senza difficoltà miliardi per alimentare il complesso militare-industriale
e per sostenere guerre per procura. Il fallimento è totale. Le classi
dirigenti neoliberiste hanno costruito un’Europa in cui la povertà si
diffonde mentre si soffia sul fuoco della guerra. È un’Europa dei padroni,
delle banche, delle armi, contro i popoli, contro il lavoro, contro la pace.
Denunciamo con forza questo sistema e rivendichiamo una svolta radicale
perché serve un’altra Europa, quella dei popoli, della solidarietà e della
pace.. Pertanto chiediamo uno stop all’austerità e al Patto di stabilità, al
riarmo e una drastica riduzione delle spese militari. Abbiamo bisogno di
maggiori investimenti pubblici in sanità, scuola, casa e reddito minimo; di
introdurre un salario minimo europeo e di nuovi diritti universali del
lavoro; di un piano per l’occupazione pubblica e la riconversione ecologica;
della tassazione delle grandi ricchezze e di maggiore giustizia fiscale. I
dati Eurostat dimostrano che la povertà non è inevitabile, ma è il prodotto
di precise scelte politiche. Contro queste scelte, siamo da sempre in campo
per costruire un fronte sociale e politico che rimetta al centro i bisogni
delle classi popolari, la giustizia sociale e la pace”.
Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di
Rifondazione Comunista.