
Assemblea degli iscritti
PIÙ AUTOREVOLEZZA E PERCORSI QUALIFICANTI: L’ORDINE DEGLI INGEGNERI DI CATANIA CRESCE E STRIZZA L’OCCHIO AL PUG
Quasi 6mila gli appartenenti all’Ordine etneo
CATANIA – Un Ordine sempre più autorevole e in salute: è quello che emerso durante l’ultima assemblea dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania, che sfiora i 6mila iscritti,vede alcuni membri ricoprire ruoli di spicco anche a livello nazionale e che giocherà un ruolo chiave nella programmazione del futuro della città.
«Dall’aprile dello scorso anno siamo cresciuti di numero, ma, soprattutto, abbiamo dimostrato con i fatti il nostro impegno a favore della collettività e della categoria – commenta il presidente Mauro Scaccianoce – A oggi l’Ordine siede ai più importanti tavoli di concertazione e confronto rispetto alle strategie di sviluppo e di governo del territorio. Non ultima l’invito del Comune di Catania a partecipare alla consultazione pubblica per il PUG».
Diversi i fronti su cui si è battuto e batterà l’Ordine etneo, «dalla sicurezza del territorio a quella sui luoghi di lavoro, dalla pianificazione e governo del territorio fino al tema che riguarda i giovani per avvicinarli al mondo professionale – prosegue Scaccianoce – Sul primo tema, sono tanti gli incontri e le riflessioni su due criticità che interessano la nostra area geografica: il rischio sismico e quello idrogeologico. Sul primo punto è innegabile che siano stati fatti passi avanti, ma molto è necessario fare per mettere in sicurezza le nostre città. Il nostro impegno è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica per rafforzare l’approccio culturale alla prevenzione sismica e idrogeologica, piuttosto che alla ricostruzione, intervenendo con investimenti pubblici e privati a medio e lungo periodo. Un dato che deve far riflettere è che solo il 22% delle scuole catanesi è antisismico».
Ulteriore riflessione va fatta a favore dei giovani, per evitare la fuga dei cervelli verso altri Atenei, nella consapevolezza dell’eccellenza dell’università di Catania. Scaccianoce aggiunge che «è necessario accompagnare i giovani nella scelta dell’università avviando dei percorsi a partire dai banchi di scuola, mostrando loro le potenzialità dell’ingegneria in una società che richiede sempre più competenze ingegneristiche. Questo – evidenzia Scaccianoce – per invertire la tendenza che riguarda una diminuzione degli iscritti all’Ordine, soprattutto nel I e II settore. Contemporaneamente, gli Ordini dovranno diventare più attrattivi per i laureati nell’ingegneria dell’informazione, quest’ultimi invece in continuo aumento. Un tema che, anche a livello nazionale, ha aperto all’ipotesi dell’obbligo di iscrizione, potendo garantire il rispetto del codice deontologico, la formazione continua e la qualità della progettazione a tutela della collettività».
Tutti obiettivi da raggiungere e per i quali l’Ordine di Catania sarà in prima fila, rafforzata dalle molteplici presenze in campo nazionale, non ultima la nomina dello stesso Scaccianoce quale presidente dell’Assemblea dei Presidenti.
Infine, non manca l’impegno con la Fondazione per mettere in campo iniziative di alto livello, «promuovendo la formazione di nuove figure professionali attraverso attività innovative, che consentano di sviluppare nuove capacità e soft skills», aggiunge il vicepresidente della Fondazione Giuseppe Marano. A testimoniarlo i dati riportati dal consigliere della Fondazione Corrado Arangio: nel 2024 sono stati organizzati 20 corsi e 57 incontri, tra convegni e seminari. Tra questi quelli sul BIM, sul safety coaching, sulla gestione del tempo e la progettazione di strutture speciali. Percorsi non solo formativi, ma anche qualificanti, alla luce delle numerose convenzioni stipulate per il rilascio delle certificazioni.

