
Bruxelles – L’Unione Europea sta prendendo in considerazione l’ipotesi di modificare l’aliquota minima del 15% sull’imposta sulle società, nel tentativo di allentare le crescenti tensioni con gli Stati Uniti. La questione sarà al centro della riunione dei funzionari europei prevista per martedì prossimo, un incontro cruciale che potrebbe portare a cambiamenti significativi nell’attuazione di questa normativa fiscale.
La revisione della legge rientra negli sforzi diplomatici dell’UE per rispondere alle pressioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, da tempo critico nei confronti dell’imposta europea che coinvolge anche le aziende statunitensi. Washington ha infatti espresso forti preoccupazioni, definendo la normativa un ostacolo commerciale che penalizza le imprese americane, e ha minacciato possibili misure di ritorsione.
Per cercare un punto di incontro, la Commissione Europea sta valutando diverse opzioni, tra cui la modifica delle modalità di trattamento delle esenzioni fiscali negli Stati Uniti. L’obiettivo sarebbe quello di garantire che le aziende americane non siano ingiustamente sottoposte all’aliquota minima europea, pur mantenendo l’integrità del sistema fiscale dell’Unione.
Introdotta meno di due anni fa, l’imposta minima del 15% sugli utili aziendali è frutto di un accordo internazionale firmato da oltre 140 paesi, tra cui anche gli Stati Uniti sotto l’amministrazione precedente. Tuttavia, l’attuale amministrazione Trump ha adottato una linea più dura, considerandola una misura discriminatoria e limitante.
Nonostante le minacce statunitensi, l’UE ha finora resistito alle richieste di sospendere la normativa, pur esprimendo apertura al dialogo. La riunione di martedì sarà quindi fondamentale per capire se sarà possibile trovare un compromesso che eviti un’escalation commerciale e salvaguardi, al contempo, gli interessi fiscali europei.
I mercati internazionali seguono con attenzione lo sviluppo della situazione, consapevoli che un eventuale accordo o una modifica della legge potrebbe avere ripercussioni importanti sugli equilibri economici globali.