
(AGENPARL) – Wed 23 April 2025 Toscana: quasi 2 milioni di euro per contrastare i disturbi da ludopatia
La Regione Toscana rinnova il suo impegno nel contrasto alla dipendenza da
gioco d’azzardo e lo fa con due delibere presentate in Giunta
dall’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini. Con la prima assegna
1 milione e 910 mila euro di fondi nazionali ad Asl, Anci Toscana e IFC-CNR
di Pisa per dare seguito alle azioni del Piano regionale per la
prevenzione, la cura e la riabilitazione dei disturbi correlati alla
dipendenza dal gioco d’azzardo, arrivato alla sua terza edizione.
Con l’altra delibera rinnova per i prossimi due anni l’importante
collaborazione con Anci Toscana.
“I progetti realizzati nell’ambito del Piano regionale per la prevenzione
– spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani – mirano a ridurre il
numero di persone a rischio, ad informare e sensibilizzare la cittadinanza
sui pericoli del gioco d’azzardo e promuovere un approccio responsabile al
gioco, e non soltanto a quello d’azzardo. Dal 2021 ad oggi le azioni del
Piano hanno consentito di potenziare le competenze dei servizi
territoriali, grazie alla formazione di oltre 700 operatori attivi sia nel
settore pubblico che negli Enti del Terzo Settore. Parallelamente, sono
stati organizzati più di 200 eventi rivolti alla cittadinanza, finalizzati
a promuovere informazione e consapevolezza, alcuni dei quali mirati a
specifici gruppi, come le donne e gli over 65”.
“Lungo questa strada – afferma l’assessore Bezzini – sarà possibile
proseguire attraverso l’impiego dei fondi assegnati. Particolare attenzione
è stata riservata anche ai giovani: negli ultimi anni più di 5mila
studenti sono stati coinvolti in attività educative volte a far emergere i
fattori di rischio e protezione legati al gioco d’azzardo, contribuendo
allo smantellamento di miti e false credenze. Questo focus ha favorito
l’inclusione, all’interno del Piano, di una prospettiva più ampia, che
considera anche le nuove dipendenze comportamentali legate all’uso delle
tecnologie digitali”.
Con il nuovo Piano triennale approvato dalla giunta si darà così seguito
ai progetti attivati in tutte le 28 zone distretto, finalizzati ad
informare e sensibilizzare la popolazione generale. Saranno anche proposti
interventi sperimentali che vedono gli operatori intervenire direttamente
nei pressi dei luoghi che offrono azzardo (in accordo con i gestori dei
locali), per “sfidare” i giocatori a rispettare alcuni impegni (ad
esempio quello di uscire dalla sala giochi dopo un tempo stabilito) in
cambio di una serie di buoni premio.
In questo ambito rientreranno anche gli sportelli di ascolto, ovvero dei
punti di accoglienza e accompagnamento ai servizi, che vogliono essere un
primo punto di contatto per il giocatore, un suo familiare o amico: vere e
proprie “antenne” diffuse sul territorio, per intercettare il prima
possibile le situazioni di bisogno. In particolare, nelle Società della
salute della Asl Toscana centro, dove si registra la percentuale più alta
di presi in carico, saranno attivati interventi di prevenzione svolti
direttamente nei contesti lavorativi, così da portare questo tema in
ambiti in cui solitamente alla problematica, anche se presente, non viene
posta la dovuta attenzione.
I dati sul gioco d’azzardo in Toscana
Le indagini epidemiologiche sul gioco d’azzardo sono affidate dalla Regione
Toscana all’IFC-CNR, che conduce attività di studio, ricerca, monitoraggio
del fenomeno e restituendo un patrimonio di dati fondamentali per
pianificare gli interventi. Stando ai dati dell’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli, in Toscana la raccolta relativa all’annualità 2023 (ultimo dato
ad oggi disponibile), ovvero il quantitativo di denaro immesso nel circuito
dell’azzardo, è stata di circa 8,1 miliardi di euro, corrispondente a
2.214,14 € pro capite, considerando quindi tutta la popolazione residente
nella regione, compresi i minori, per i quali – è bene ricordarlo – il