
(AGENPARL) – Wed 23 April 2025 COMUNICATO STAMPA
Roma, Bonessio EV – AVS: ANTENNA SELVAGGIA, annullate due autorizzazioni in area UNESCO, urgente rispristinare nelle NTA l’obbligo della pianificazione.
Due vicende emblematiche, assai simili, hanno caratterizzato in questi ultimi mesi la mobilitazione di cittadini e comitati nei confronti del fenomeno di “antenna selvaggia”. Entrambe connotate da un elemento comune: il rilascio delle autorizzazioni e la conseguente realizzazione di antenne di telefonia mobile nel centro storico della Capitale, già patrimonio Unesco. La prima, nel rione San Saba, ove a un impianto, già ingombrante e stridente, si è aggiunta, a pochi metri, un’antenna di un operatore diverso, ma sempre per la stessa tipologia di servizio. La seconda, ancor più impattante, al rione Celio, con la realizzazione, poche settimane prima dello scorso Natale, di un improponibile e voluminoso monolite, che nascondeva l’ennesimo impianto di telefonia cellulare. Per entrambe le vicende si sono mobilitati cittadini, comitati, associazioni, ma sempre per rivendicare il diritto di partecipare alle scelte di governo del proprio territorio, ampiamente riconosciute sulla carta, tuttavia non sempre sostenute dalle istituzioni preposte. Su entrambe le vicende il Campidoglio, pressato dalla comunità civica e sollecitato da più parti ad assumere l’iniziativa, ha dovuto fare marcia indietro, annullando in autotutela le autorizzazioni maturate per ‘silenzio/assenso’. Sull’antenna di San Saba il dietro front risale all’estate scorsa e solo di recente si è avuta la sentenza del TAR Lazio, giunta a seguito del ricorso promosso dall’operatore telefonico, che ha visto quest’ultimo soccombere, per la gioia dei residenti. Sul rione Celio è intervenuta, seppur tardivamente, la Sovrintendenza che non ha lasciato spazio ad ulteriori interpretazioni, asserendo perentoriamente che “l’opera è decisamente incompatibile con la tutela del sito Unesco”. Va segnalato che sono numerose le vertenze aperte dai cittadini in tanti quartieri della Capitale e solo fra qualche tempo sapremo su quanti di questi ricorsi avranno avuto la meglio i residenti, piuttosto che le società di telecomunicazioni. A questo punto va avviata una riflessione: per quanto tempo ancora l’Amministrazione di Roma Capitale pensa sia possibile rinunciare a una vera attività di programmazione e pianificazione? Il silenzio/assenzo equivale alla volontà di sottrarsi alle proprie responsabilità, rinunciando al ruolo di gestione del territorio alla tutela dell’ambiente e della salute che sono principi tutelati a livello costituzionale. Come già ci eravamo espressi all’indomani delle modifiche al Regolamento per gli impianti di telefonia mobile e a seguito delle modifiche apportate all’art.105 delle Norme Tecniche d’Attuazione del PRG, Roma Capitale sta cadendo nell’errore di dover fronteggiare numerosi ricorsi, senza una pianificazione preventiva che porti a valutare realmente i siti idonei a ospitare gli impianti. Ci si ravvede delle scelte operate solo su iniziativa di questo o quel comitato. Sarebbe un comportamento miope, quello di rinunciare al Piano di localizzazione e pianificazione delle antenne e perseguire eventuali irregolarità nelle procedure autorizzatorie solo su segnalazione di qualche Comitato costretto ad acquisire competenze specifiche sulle normative vigenti. Avrebbe veramente poco senso una strategia di questo tipo, quando, piuttosto, l’Amministrazione potrebbe indirizzare, da soggetto attivo, la gestione virtuosa del “parco antenne”, senza subire le pressioni degli operatori delle Telecomunicazioni. Se le istituzioni capitoline, a cominciare dagli Assessori preposti, non percepiscono questa esigenza e opportunità, si rischia di creare ostacoli alla realizzazione del progetto Roma Smart City, capitale del 5G che, teniamo a precisare, è anche un nostro obiettivo ma da realizzare osservando e applicando il principio di precauzione a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Per questo, in vista del ritorno della Deliberazione delle modifiche delle NTA del PRG all’esame dell’Assemblea Capitolina, chiediamo a tutte le forze di maggioranza di ripristinare quanto era già previsto dall’art. 105: il Piano di localizzazione e la pianificazione. Così in una nota il Consigliere Nando Bonessio di EV – AVS.
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