
(AGENPARL) – Wed 23 April 2025 Udine, 23 apr – “La Regione sta lavorando su tre filoni, il
primo di questi ? la presentazione di una norma di legge con cui
potremo intervenire sulle spese legali a favore di soggetti del
mondo del volontariato di Protezione civile, ma anche dei
sindaci, in caso di soccombenza; il secondo filone riguarda
l’intervento di stralcio del decreto 81/2008; l’ultimo tema, che
non ? di competenza dell’Amministrazione regionale ma che
condividiamo, riguarda l’intenzione annunciata dal ministro della
Giustizia Nordio agli Stati generali della Protezione civile di
intervento di modifica del diritto penale, con la revisione del
concetto di responsabilit? e colpa per gli operatori di
sicurezza, forze di Polizia e volontari di Protezione civile”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alla Protezione civile
Riccardo Riccardi al termine della convocazione straordinaria dei
sindaci dei Comuni del Friuli Venezia Giulia, dei coordinatori
dei Gruppi comunali e dei presidenti delle associazioni di
volontariato di Protezione civile, per illustrare le iniziative
di supporto ai volontari e per incidere anche retroattivamente
sul caso del sindaco di Preone, rinviato a giudizio per omicidio
colposo in relazione alla morte di un volontario della Protezione
Civile.
L’incontro si ? tenuto nell’auditorium Comelli della Regione a
Udine, alla presenza dei vertici dell’Avvocatura e della
Protezione civile regionale.
La norma a cui sta lavorando l’Avvocatura della Regione, e che
nelle intenzioni andr? al vaglio dell’Aula nella legge
multisettoriale a maggio, ha come finalit? un percorso di
garanzia per il rimborso delle spese legali, per evitare che i
volontari della Protezione civile rischino il proprio patrimonio
personale se interessati da procedimenti.
Oltre ai quesiti pi? puntuali dei volontari e dei rappresentanti
dei gruppi, in sala si ? registrata la posizione dei sindaci, che
attraverso i vertici Anci, ha illustrato un documento unitario in
cui i primi cittadini hanno dichiarato di voler sospendere le
attivit? di Pc nei propri comuni fino all’entrata in vigore delle
norme di tutela.
Richiamando all’unitariet? e alla medesima finalit? di scopo,
Riccardi ha considerato il blocco delle attivit? “una misura
comprensibile” e la posizione “espressa con grande
responsabilit?”, ma ha aggiunto che “di fronte a una misura di
questo genere vanno declinate le diverse fattispecie che si
possono verificare: se ci trovassimo di fronte a situazioni
straordinariamente rilevanti e di emergenza la riconsiderazione
di questo blocco – ha puntualizzato l’assessore – andrebbe fatta.
Altra cosa sono le attivit? pi? ordinarie”.
Riccardi in sala ha toccato l’esempio dell’organizzazione del
Giro d’Italia. “Se il sistema di Protezione civile si blocca
credo che sar? difficile portarlo avanti, ma su questo
ragioneremo: altra cosa sono emergenze straordinarie”.
Domani la Regione avr? una riunione tecnica con il Dipartimento
nazionale di Protezione civile con tema l’intervento sullo
stralcio del decreto legislativo 81/2008, il Testo Unico sulla
Sicurezza sul Lavoro, che attualmente si applica anche alle
attivit? di volontariato di Protezione Civile con modalit?
specifiche.
“La norma dovr? essere vagliata dalla Commissione degli assessori
di Protezione civile, poi dai presidenti di Regione e infine
approder? a Palazzo Chigi: il Friuli Venezia Giulia si sta
spendendo da settimane in questa direzione e saremo molto
contenti se tutti si unissero a questa azione che sfocer? in una
relazione al Dipartimento di tutte le Regioni e Protezioni civili
d’Italia, indipendentemente dalle appartenenze”.
ARC/EP/al
232124 APR 25