
(AGENPARL) – Sat 19 April 2025 **Museo Ginori di Sesto Fiorentino, Giani chiede incontro a ministro e a
Corsini di rimettere il mandato **
Giudicate inadeguate e irrispettose le dichiarazioni del sindaco di Rio
nell’Elba. Giani: “Per guidare la fondazione del museo serva una persona
che conosca e creda nel suo valore culturale”
Scritto da Walter Fortini, sabato 19 aprile ore 17.30
“Dichiarazioni inadeguate, nel merito e rispetto al ruolo”.
Dichiarazioni che spingono il presidente della Toscana Eugenio Giani a
chiedere al ministro alla cultura Giuli di tornare sui suoi passi e
ripensare la nomina di Corsini a presidente della Fondazione del Museo
Ginori a Sesto Fiorentino.
La querelle è scoppiata dopo che iMarco Corsini, sindaco di Rio nell’Elba
e presidente designato, aveva raccontato nel corso del consiglio comunale
come era maturata la sua nomina, per poi sottolineare, senza troppi giri di
parole, che alla fine era stata una ‘fregatura”, dimostrando di non
credere nelle potenzialità future del museo stesso.
“Le dichiarazioni espresse in una sede istituzionale, come quella del
Consiglio comunale di Rio, dal sindaco Marco Corsini – evidenzia Giani –
sono francamente inadeguate al ruolo a cui Corsini è stato designato,
ovvero presidente del Museo Richard Ginori. Questo museo, su cui abbiamo
così tanto inverstito e creduto, racconta una tradizione illustre della
lavorazione della ceramica che risale al 1735 e conserva un patrimonio
storico culturale di inestimabile valore e da valorizzare. Non è pensabile
che chi dovrebbe presiedere questa istituzione si esprima nel mondo in cui
si è espresso. Ritengo dunque che sarebbe opportuno da parte di Corsini
rimettere questo mandato, visti anche i numerosi altri incarichi che
ricopre”.
Giani non si rivolge comunque solo al sindaco di Rio nell’Elba ma
direttamente al ministro Giuli. “Faccio appello al ministro – dice –
affinché ripensi l’atto di nomina: quello di cui questo museo così
prestigioso ha bisogno e a cui tutti noi teniamo è una persona che vi si
possa dedicare e che abbia conoscenza del suo valore culturale”.
Il presidente racconta come “la tradizione della terracotta invetriata è
propria dell’area metropolitana fiorentina fin dal Rinascimento, basti
pensare alla scuola di Luca della Robbia, e come a Sesto Fiorentino conti
con l’azienda Richard Ginori tre secoli di attività”. “Il patrimonio
salvato dall’intervento pubblico nel momento del fallimento – aggiunge –
rappresenta per Sesto Fiorentino e per tutta l’area fiorentina una grande
speranza di valorizzazione, a cui si è accompagnato un importante
investimento di risorse pubbliche. Mi sarei aspettato ben altra
attenzione”
Giani conclude quindi chiedendo un incontro chiarificatore al ministro,
anche sugli indirizzi. “Altrimenti – evidenzia Giani – come Regione ci
sentiamo di poter sviluppare le iniziative che la nostra avvocatura
generale potrà suggerirci al fine di superare l’attuale fase e comporre un
Consiglio all’altezza del ruolo che riteniamo che debba avere l’Istituzione
Museo Richard Ginori”.