
Mogadiscio – Un’ondata di entusiasmo civico ha travolto il distretto di Shangaani, che ha registrato un’affluenza eccezionale durante il secondo giorno di registrazione degli elettori, segnando un momento storico nel percorso democratico della Somalia. Il Primo Ministro Hamse Abdi Barre, presente in loco per osservare il processo, ha celebrato l’evento come una “vittoria per la Somalia”, sottolineando la svolta cruciale verso una governance inclusiva e partecipativa.
“Oggi è un giorno importante per il Paese. Il nostro popolo ha finalmente la possibilità di esercitare il proprio diritto democratico: eleggere ed essere eletto”, ha dichiarato il Primo Ministro davanti a una folla di cittadini visibilmente entusiasti.
Hamse ha elogiato la mobilitazione civica di Shangaani come simbolo di un cambiamento nazionale, sottolineando che la registrazione degli elettori rappresenta l’inizio di una nuova era politica. “Ogni cittadino ha diritto a un documento d’identità nazionale, a registrarsi e, in ultima analisi, a votare. I politici e gli aspiranti leader devono ora fare appello al pubblico con i loro programmi e i loro trascorsi”, ha detto, riconoscendo il ruolo pionieristico del distretto nella trasformazione democratica.
La visita del premier coincide con una crescita massiccia delle registrazioni, smentendo apertamente i critici che mettevano in dubbio la capacità della Somalia di organizzare elezioni credibili. “Chi sosteneva che questo Paese non potesse tenere elezioni credibili si è sbagliato di grosso”, ha affermato Hamse, sottolineando l’affluenza schiacciante che si è vista nei seggi di registrazione.
Oltre alla pietra miliare elettorale, il capo del governo ha riaffermato le priorità della sua amministrazione: sicurezza e sviluppo. Ha evidenziato i progressi ottenuti nella lotta contro i militanti kharigiti e l’avanzamento di progetti infrastrutturali ed economici. “Stiamo affrontando gli estremisti su tutti i fronti e l’offensiva sta avendo successo”, ha affermato, parlando anche di una “strada verso la prosperità” per il popolo somalo.
Il Primo Ministro ha definito le elezioni uno strumento fondamentale per ristabilire la fiducia tra i cittadini e le istituzioni. “Da oggi, il popolo deciderà chi premiare con la responsabilità e chi chiamare a rispondere”, ha dichiarato, esprimendo gratitudine ai funzionari pubblici, agli attivisti civici e ai partner internazionali che stanno rendendo possibile questa trasformazione.
Le code ordinate e determinate che si formano a Shangaani raccontano molto più di un semplice processo elettorale. Rappresentano un risveglio nazionale, un popolo che, dopo decenni di instabilità, sceglie la via delle urne anziché quella delle armi.
Sotto lo sguardo attento del mondo, la campagna di registrazione degli elettori in Somalia si afferma come un audace atto di autodeterminazione democratica. In un Paese che per anni ha lottato per la stabilità, Shangaani è oggi il simbolo di una nuova alba politica.