
(AGENPARL) – Mon 14 April 2025 *Comunicato Stampa*
*Rissa in P.zza dei Signori e aggressione alle forze dell’ordine,
intervengono Cgil Cisl e Uil*
“*È il disagio giovanile la vera emergenza ed è con la prevenzione, e non
con la repressione, che si affronta. La Zona Rossa non è solo inutile ma è
anche fuorviante rispetto ai veri problemi che vive la nostra città” *
“L’episodio avvenuto sabato sera in Piazza dei Signori, dove due agenti
della Polizia Municipale sono rimasti feriti dopo essere stati circondati
da una folla di giovani e giovanissimi mentre cercavano di separare due
ragazze adolescenti coinvolte in una rissa, è solo l’ultima manifestazione
di un fenomeno ormai sotto gli occhi di tutti: il disagio giovanile è
cresciuto in maniera drammatica negli ultimi anni e continua a manifestarsi
in forme sempre più violente, improvvise e difficili da prevenire. E questo
non avviene nei luoghi degradati, nelle periferie o nei quartieri
dormitorio, ma proprio in pieno centro, nella piazza che costituisce il
cosiddetto “salotto buono” della città.
Naturalmente il primo pensiero va agli agenti rimasti feriti svolgendo il
loro dovere e a loro va il nostro augurio di pronta guarigione e l’auspicio
di non trovarsi più in situazioni simili, ad arginare da soli quello che
evidentemente è un enorme problema di natura sociale. Basti solo riflettere
su un dato: nel solo 2023, secondo l’Osservatorio nazionale per l’infanzia
e l’adolescenza, i casi di disagio psichico tra gli under 24 sono aumentati
del 30% rispetto al periodo pre-pandemia, con una crescita significativa di
episodi di autolesionismo, dipendenze da sostanze e comportamenti
aggressivi. E anche a Padova, i servizi sociali e le strutture territoriali
segnalano un aumento costante delle richieste di aiuto, in particolare da
parte di adolescenti e giovani adulti.
In questo contesto, l’istituzione della cosiddetta “zona ad alto impatto”
(più comunemente denominata “zona rossa”) nell’area della Stazione –
pensata come misura di contrasto al degrado urbano – appare non solo
inefficace, ma anche fuorviante. Come Cgil, Cisl e Uil di Padova, sia
nell’incontro con il Prefetto Giuseppe Forlenza e poi pubblicamente, lo
abbiamo già denunciato: non è militarizzando il territorio che si
affrontano fenomeni sociali complessi come il disagio giovanile. Questi
interventi rischiano piuttosto di spostare il problema altrove, alimentando
esclusione, stigmatizzazione e tensioni sociali.
La vera risposta dev’essere educativa e sociale. Servono risorse per la
scuola, per la sanità mentale, per il welfare di prossimità. In Veneto, nel
2023, il personale dedicato alla neuropsichiatria infantile copriva appena
il 60% del fabbisogno stimato, con tempi d’attesa che in alcune Ulss
superano i 9 mesi. Di fronte a tutto questo servono progetti e spazi di
aggregazione giovanile realmente fruibili e accessibili in tutti i
quartieri. Invece accade il contrario: i tagli agli enti locali da parte
del Governo hanno naturalmente avuto i suoi riflessi proprio sui servizi
sociali determinando una diminuzione dei sostegni alle famiglie in
difficoltà.
Come sindacati confederali, chiediamo con forza un cambio di paradigma: non
repressione, ma prevenzione. Non retorica del decoro, ma politiche
pubbliche capaci di ricostruire legami, senso di appartenenza e opportunità
per le giovani generazioni. Padova ha bisogno di sicurezza, sì, ma di
quella vera: quella che nasce da una comunità coesa, inclusiva e capace di
prendersi cura dei suoi cittadini più fragili e problematici. A maggior
ragione se si tratta di giovani”.
Aldo Marturano, Segretario Generale Cgil Padova
Samuel Scavazzin, Segretario Generale Cisl Padova e Rovigo
Massimo Zanetti, Coordinatore Uil Padova