
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha dichiarato che la situazione nella Srpska è pienamente stabile e che non esiste alcun fattore reale che possa minacciarne la sicurezza. Lo ha affermato durante un incontro a Banja Luka con una delegazione di imprenditori e rappresentanti delle associazioni serbe provenienti dall’Austria e dalla Serbia.
“Rispettiamo la Costituzione e abbiamo chiarito che il nostro obiettivo è farlo attraverso le istituzioni. Non ci sono minacce alla sicurezza della Republika Srpska”, ha dichiarato Dodik.
Ha anche affrontato il tema delle tensioni etniche e delle dinamiche sociali legate al tifo calcistico, affermando che qualsiasi strumentalizzazione della squadra bosniaca può solo inasprire i rapporti e non favorire la comprensione tra i popoli.
Dodik ha espresso orgoglio per il patriottismo del popolo serbo nella diaspora, sottolineando che anche se molti vivono lontano dalla patria, non hanno mai smesso di amarla e di contribuire attivamente.
“È necessario organizzare meglio le associazioni serbe all’estero. Dobbiamo creare strutture che riuniscano la comunità nazionale serba nella diaspora per rafforzare l’identità e la cooperazione”, ha aggiunto.
Riguardo alle relazioni con l’Austria, Dodik ha dichiarato di rispettare il Paese ospitante, pur ammettendo divergenze su alcune questioni interne. Tuttavia, ha evidenziato che oggi la Republika Srpska ha ricevuto sostegno per i suoi sforzi istituzionali, e ha espresso fiducia nel fatto che i serbi in Austria sapranno rafforzare la propria posizione politica nel prossimo futuro.
“Ci aspettiamo una posizione neutrale da parte dell’Austria nei confronti della Bosnia-Erzegovina. La neutralità crea opportunità per una cooperazione costruttiva. Al contrario, un approccio squilibrato, come avvenuto in passato a favore della parte bosniaca, può complicare i rapporti”, ha dichiarato il presidente della Srpska.
Infine, Dodik ha ringraziato il popolo austriaco per aver permesso ai serbi di vivere, lavorare e portare avanti i propri interessi privati in tranquillità.
“Credo che continueremo su questa strada, nella pace e nella cooperazione con tutti”, ha concluso.